venerdì 20 settembre 2024


27/09/2009 09:56:31 - Avetrana - Attualità

Verso la risoluzione degli aumenti applicati dopo il primo luglio, ma restano in sospeso gli aumenti dell’anno precedente

 
Verso la risoluzione degli aumenti non giustificati dal primo luglio in poi. Resta invece incerta la restituzione delle somme che, secondo i cittadini avetranesi, sarebbero state riscosse in più nei dodici precedenti.
E’ quanto si è appreso dall’ultima assemblea cittadina convocata dall’associazione “Grande Salento”, dalla Cgil e dalla CIA (alla quale hanno partecipato anche il sindaco Mario De Marco e l’avvocato Antonio Spagnolo della Federconsumatori Puglia), sul “caro-metano”. Assemblea scaturita anche dalla “latitanza” di Eni e Italgas, che oltre tre mesi fa avevano promesso di inviare, entro sessanta giorni, delle spiegazioni sull’impennata della voce “distribuzione quota variabile”.
«Lo scorso anno l’Eni ha inserito Avetrana nel bacino con Manduria, modificando la tariffa della voce “distribuzione quota variabile” da 0,16 centesimi a 0,46 centesimi a metro cubo per il secondo scaglione del consumo (dopo i primi 100 metri cubi). Un aumento assurdo, insomma, del 273%, che si è trasformato in circa 300 euro in più per le famiglie» ha ricordato Rino Giangrande, presidente dell’associazione “Grande Salento” di Avetrana. «Un aumento consistente, ingiustificato a nostro avviso. Anche perché la tariffa in questione, sino a giugno, variava nei diversi centri della Puglia e non si capiva la natura di questi differenti costi. Sino a quando, con la delibera Arg Gas numero 79 del 2009 si è deciso, opportunamente, di omogeneizzare la tariffa in quattro regioni del sud dell’Italia, fra cui la Puglia. Tariffa che dovrebbe ora aggirarsi intorno ai 0,10-0,11 centesimi a metro cubo. Inoltre ci pare eccessivo far pagare l’Iva al 20% per il metano, un elemento di prima necessità per le famiglie».
Due sono quindi le richieste degli utenti avetranesi: ottenere il rimborso dei soldi pagati in eccesso nel periodo compreso fra luglio 2008 e luglio 2009 e, quindi, ottenere l’applicazione dell’ultima delibera dell’Autorità del Gas, che ha effetto a partire dal primo luglio del 2009. Quest’ultima rivendicazione pare che sia in fase di accoglimento da parte dell’Eni.
«Mi è appena arrivato un fax dall’Eni in cui si precisa che non si è ancora tenuto conto di quella delibera sol perché sono in fase di adeguamento i programmi informatici» ha reso noto il sindaco di Avetrana, avv. Mario De Marco. «Quindi l’Eni non potrà non tener conto delle novità apportate con la delibera numero 79 del 2009».
Resta irrisolto, invece, il problema degli aumenti nei dodici mesi precedenti. La gente è stanca di aspettare le risposte che non arrivano. E, quindi, propone delle manifestazioni di protesta in piazza, per ottenere la giusta attenzione da parte dell’Eni.
Il legale della Federconsumatori, che sta affiancando il lavoro del cosiddetto comitato “caro metano”, ha approntato una contestazione alle bollette per quel che riguarda la mancata applicazione della delibera 79 del 2009. L’Amministrazione Comunale, invece, attende che l’avvocato amministrativista, al quale ha affidato uno specifico incarico, indichi la via da seguire per difendere gli interessi e i diritti della gente.
«Non appena il legale ci farà avere le sue deduzioni, convocheremo una seduta di Consiglio Comunale» ha annunciato il sindaco De Marco.










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