venerdì 20 settembre 2024


06/09/2014 14:24:45 - Avetrana - Attualità

L’annuncio di Rosaria Petracca nel corso di una iniziativa pubblica ad Avetrana

«Il Sel di Avetrana diserterà le primarie del centrosinistra se la Regione non assumerà un impegno specifico teso ad eliminare lo scarico in mare dei reflui del depuratore consortile e a ubicare altrove l’impianto. Abbiamo comunicato la nostra decisione a tutti i candidati delle primarie del centrosinistra e, nel contempo, abbiamo chiesto a Sel e al Pd di Erchie, Manduria e Maruggio di sposare la nostra azione di protesta».
La consigliera comunale Rosaria Petracca ha annunciato la decisione del proprio partito di non partecipare alle primarie del centrosinistra per l’individuazione del candidato a governatore dello schieramento.
«Con il tavolo istituzionale che si è insediato ad Avetrana, abbiamo già ottenuto, anche attraverso la grande manifestazione del 26 giugno scorso, di essere ammessi ai confronti che vanno svolgendosi a Bari con i rappresentanti della Regione e dell’Acquedotto Pugliese. Una titolarità a partecipare che non era così scontata, in quanto, nonostante nel territorio interessato dall’opera vivono per lo più famiglie avetranesi, il nostro Comune non ha alcuna competenza giurisdizionale» ha aggiunto la consigliera di Sel, Petarra. «Noi stiamo lavorando assiduamente per raggiungere l’obiettivo, ma è Manduria, nei cui confini rientrano le aree interessate sia dalla ubicazione del depuratore, sia dal passaggio delle condotte che porteranno i reflui in mare, che deve muoversi con più convinzione».
L’iniziativa, promossa dal tavolo istituzionale e annunciata come conferenza stampa, in realtà si è trasformata, ben presto, in un confronto, a volte anche con toni aspri, fra i componenti dell’organismo super-partes e i rappresentanti dei comitati ambientalisti di Avetrana, che non hanno perdonato al sindaco De Marco e agli altri componenti della delegazione che il 4 agosto è stata ricevuta dall’assessore regionale Giannini, la decisione di firmare il verbale nel quale si prende in buona sostanza atto che non è possibile eliminare la condotta sottomarina dall’opera.
«Vi avevamo affidato il mandato per rifiutare, in ogni modo, lo scarico in mare dei reflui» hanno gridato gli appartenenti ai vari comitati sorti in difesa del territorio e del mare. «Invece, con la vostra condotta, stiamo procedendo diritti verso la realizzazione della condotta».
In qualche momento sono volate anche parole dure e non è stato facile, per Cosimo De Rinaldis, presidente del tavolo istituzionale, riportare la calma e far riprendere pacatamente la discussione.
«Non è affatto vero che nel mese di agosto siamo rimasti con le mani in mano» hanno obiettato, nei vari interventi, gli assessori Petarra e Tarantino, nonché i consiglieri Giangrande e Baldari. «Ci siamo mossi per poter disporre, nella prossima riunione di lunedì prossimo, delle carte giuste per opporci al tentativo di Regione e Acquedotto Pugliese di imporci lo scarico in mare e l’ubicazione del depuratore in un’area confinante con la zona turistico-residenziale di Avetrana».
Cosimo De Rinaldis, infine, ha annunciato che, dopo l’incontro di lunedì, l’argomento sarà portato in discussione nel Consiglio Regionale.










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