lunedì 25 novembre 2024


24/09/2014 17:49:16 - Provincia di Taranto - Attualità

Un 74enne ha minacciato di suicidarsi facendo esplodere una bombola di gas

Ieri mattina i Carabinieri di Taranto hanno evitato che l’insano gesto di un uomo tarantino potesse causare tragiche conseguenze anche nei confronti di ignari coinquilini.
I fatti. Alle 10 di ieri, sul 112 giungeva una telefonata da parte di un 74enne tarantino che minacciava di suicidarsi mediante l’esplosione di una bombola di gas. Non era chiaro il motivo dell’insano gesto. Tuttavia l’operatore della Centrale Operativa di Taranto ha subito compreso che la situazione non era da sottovalutare: l’uomo era in stato confusionale, mostrava segni di rassegnazione e comunque non riusciva a seguire un senso logico nel colloquio.
Dunque, se fosse stato realmente in possesso di una bombola di gas, il militare era certo che avrebbe potuto compiere un gesto tragico. In quel momento, pertanto, era necessario intrattenere il soggetto, nell’intento di farlo desistere, controllare le sue azioni per quanto possibile attraverso il dialogo e approntare un intervento immediato tramite le pattuglie presenti sul territorio.
Minuti concitati sono trascorsi dal momento in cui quell’operatore ha ricevuto l’inquietante telefonata, all’istante in cui, attraverso l’abile coordinamento dello staff della centrale operativa, la prima pattuglia dell’Aliquota Radiomobile è giunta presso il civico di quella via centralissima del capoluogo ionico. L’azione si è sviluppata attraverso un collegamento parallelo di telefonate, che vedevano il primo operatore di centrale trattenere l’aspirante suicida, mentre l’altro centralinista comunicare telefonicamente ai militari della pattuglia giunti sul posto informazioni utili al fine di ottenere un incisivo, rapido e risolutivo intervento. Le circostanze hanno agevolato l’azione dei militari, in quanto la porta d’ingresso non ha costituito un ostacolo insormontabile. Gli appuntati hanno immediatamente fatto irruzione all’interno dell’appartamento individuando il soggetto all’interno della cucina, bloccando il soggetto, allontanando la bombola e mettendo in sicurezza i luoghi già saturi di gas.
Quella palazzina di cinque piani era abitata e al secondo piano vi era persino uno studio pediatrico, che in quel momento svolgeva normale attività di assistenza sanitaria ai presenti.
Successivamente è giunto sul posto personale del 118, che ha condotto l’anziano presso l’ospedale Moscati, ove è rimasto ricoverato, nonché personale dei Vigili del Fuoco che ha garantito la sicurezza degli ambienti.










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