Profumi, colori e sapori che solo la vendemmia sa regalare si condensano a fine giornata in un brindisi spensierato e ristoratore attorno ad una tavola imbandita di pietanze tradizionali, accompagnate da buon vino per onorare l'antica usanza che si svolgeva al termine della raccolta, il cosiddetto “capucanali”
Settembre ci porta verso l’autunno, stagione ricca di tradizioni di cui una delle più belle e suggestive è sicuramente la vendemmia. La vendemmia è un arco teso dal passato al presente e verso il futuro, tra storia e tradizioni, cultura e sapori della nostra terra. Un momento di gioia in cui la storia della vite, dell’uva e del vino si intreccia con quella delle feste e della giovialità, in cui ringraziare Dio e le forze della Natura per il buon raccolto dell’anno. “La trasformazione dell’uva in vino ha rappresentato per secoli il mistero della metamorfosi, del cambiamento, della vita dopo la morte” (Anna Maria Perulli in “I Poeti del Vino”, P. De Giorgi, Congedo Editore, 2008). La vendemmia è ancora oggi indice della fecondità della terra. Un tempo, tutta la famiglia prendeva parte a questo importante momento, grandi e bambini partecipavano al rito gioioso e di duro lavoro. Non era facile, allora, distinguere fra sacro e profano e la vendemmia veniva festeggiata con processioni e benedizioni speciali.
Tenute Eméra di Claudio Quarta si veste a festa per una giornata ricca di emozioni, dal valore storico e dal gusto contemporaneo.
Incontro alle ore 16 presso Tenute Eméra a Lizzano per dirigersi ai vigneti di “Casino Nitti”, storica tenuta di caccia di Francesco Saverio Nitti, primo Presidente del regno d’Italia nel primo dopoguerra (19-20).
E proprio da qui prende il via la rievocazione della vendemmia in perfetto stile anni '50. Per rispettare la tradizione, la vendemmia sarà effettuata manualmente e il frutto appena colto proseguirà il suo viaggio a ritroso verso la cantina a bordo degli originali carretti d’epoca trainati da cavalli. In cantina avverrà la tradizionale pigiatura dell’uva con i piedi nei tinacci, trasformandosi in una vera e propria festa, animata da balli, canti e dalla musica travolgente della folk band locale Ritmo Binario.
Profumi, colori e sapori che solo la vendemmia sa regalare si condensano a fine giornata in un brindisi spensierato e ristoratore attorno ad una tavola imbandita di pietanze tradizionali, accompagnate da buon vino per onorare l'antica usanza che si svolgeva al termine della raccolta, il cosiddetto “capucanali”. Questa usanza è nata nel Salento un paio di secoli fa e consisteva in un ricco pranzo offerto dai proprietari terrieri ai contadini alla fine di importanti lavori della terra: vendemmia, potatura di uliveti, raccolta di olive, tabacco, mietitura di grano.