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27/09/2014 09:46:45 - Avetrana - Attualitā

La replica del prof. Del Prete e del consigliere Micelli al sindaco di Manduria Roberto Massafra

I tre candidati alle primarie del centrosinistra, ovvero Michele Emiliano, Guglielmo Minervini e Dario Stefàno, hanno accettato di partecipare ad un dibattito sul contestassimo recapito finale del depuratore consortile di Manduria e Sava.
A darne notizia è Nicolò Giangrande, un ambientalista avetranese che ha contattato i tre esponenti politici attraverso i social network.
«Ora dobbiamo individuare una data che possa andare bene a tutti» ci ha riferito Giangrande.
E’ chiaro che il dibattito, che si terrà ad Avetrana, avrà un senso solo se avrà luogo prima delle primarie.
Intanto, il consulente tecnico del Comune di Avetrana, Mario Del Prete, e il consigliere comunale avetranese Emanuele Micelli replicano al sindaco di Manduria, Roberto Massafra.
«Invece di chiarire gli scopi del progetto presentato dal Comune e pagato con le tasse sempre crescenti sui manduriani, il sindaco Massafra ha inviato un incomprensibile comunicato stampa contenente toni polemici verso chi si sta battendo, con posizioni chiare, per l’eliminazione dello scarico in mare e della condotta sottomarina» scrivono Del Prete e Micelli in una nota. «Con una presumibile coincidenza di scopi per eliminare la condotta, il dottor Massafra eviti le polemiche e spieghi concretamente, con riferimento al progetto alternativo del Comune, che peso ha la riqualificazione ambientale di masseria Marina e soprattutto se le trincee drenanti sono calcolate per assorbire e trasmettere al suolo i reflui, anche in fase emergenziale, senza mai dover ricorrere allo scarico nel mare di Specchiarica. 
Se tutto torna, al posto di penose smentite, faccia sottoscrivere dal tecnico che lo rappresenta il no definitivo allo scarico nel verbale dell’ultima riunione del 22 ottobre prossimo, correggendo formalmente anche l’inopinata e probabilmente distratta accettazione, contenuta nel verbale del 4 agosto 2014, che prevedeva la condotta in fase emergenziale.
Quello che d’altra parte va anche definitivamente chiarito è che molti di coloro che partecipano all’obiettivo “no scarico” non ne fanno un problema ideologico né tanto meno utilitaristico, ma si battono contro un’emergenza socio-economico-ambientale del proprio territorio, coinvolgente necessariamente tutti i partiti locali in modo indipendente e coerente con la difesa degli interessi della popolazione interessata. In questa ottica, Massafra, come gli altri politici, faccia un’azione decisa contro il versamento in mare invece di caldeggiare proposte tiepide, non chiare e non strettamente pertinenti».










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