A Taranto riscontrati anche tassi usurai. Per un caso particolare interessato lo sportello nazionale “Sdebitiamoci” di Federconsumatori e Ambulatorio Antiusura onlus: su un mutuo ventennale da 100.000 euro l’ammortamento “alla francese”, invece di quello “all’italiana, fa pagare 9.515 euro in più al consumatore!
«Anche a Taranto Federconsumatori lancia la sua crociata contro le banche chiedendo, alla luce di una consolidata giurisprudenza italiana ed europea, l’immediata rimozione di tutte le clausole vessatorie presenti nei contratti bancari, in particolare in quelli dei mutui, che determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio di diritti ed obblighi contrattuali.
Tra queste spicca l’ammortizzazione “alla francese” del mutuo, con il rimborso “prima interessi e poi il capitale”, invece di quello “all’italiana” che implica il rimborso equilibrato di capitale ed interessi, un “trucco contabile” che, vero espediente di raggiro dei consumatori, è stato giudicato illecito da sentenze di Tribunale che hanno condannato alcune banche. Si pensi che, dalle perizie econometriche depositate in tribunale da Federconsumatori, risulta che ogni mutuo ventennale di 100.000 euro ammortizzato “alla francese” regolato al tasso fisso del 5,40%, produce una restituzione di 163.740 euro, 9.515 euro in più (+17,5%) dell’ammortamento “all’italiana” e che costa 152.225 euro!
A Taranto la Federconsumatori ha attivato, presso la sede in via Aristosseno n.21, uno sportello (martedì 16.30-18.30 e giovedì 10-12) presso cui i soci potranno far analizzare gratuitamente la documentazione dei propri contratti bancari da un consulente che, laddove vengano riscontrate anomalie, provvederà ad inviare una diffida all’istituto di credito.
«In taluni casi – ha detto Maria Antonietta Brigida, presidente Federconsumatori Taranto – abbiamo rilevato persino l’applicazione di tassi usurai; in un caso particolarmente delicato, un consumatore affetto da ludopatia che non riusciva più a far fronte al mutuo, abbiamo interessato lo sportello nazionale “Sdebitiamoci” di Federconsumatori e Ambulatorio Antiusura onlus».
«Non tutti sanno – ha concluso Maria Antonietta Brigida – che la Corte di Giustizia Europea, con una recente sentenza (n. C-34/13 del 10.09.14), ha bloccato l’esproprio della ca-sa e la relativa vendita da parte di banche e finanziarie che mettono all’asta la casa del familiare del consumatore, qualora nel contratto di mutuo firmato siano presenti una o più clausole abusive, (quelle clausole che pongono oneri particolarmente vincolanti a carico del consumatore e a vantaggio dell’azienda, vietate dalle direttive dell’UE), bloccando così l’esecuzione forzata anche per l’intangibilità del diritto all’abitazione garantite da norme Ue. Peraltro anche la Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza 19270/2014, tornando sull’argomento della vendita forzata degli immobili per debiti contratti con le banche, ha stabilito che la norma che impedisce ad Equitalia di pignorare la prima casa è applicabile a tutti i procedimenti, compresi quelli avviati prima dell'entrata in vigore del Decreto del Fare».
Maria Antonietta Brigida
presidente Federconsumatori Taranto