L’appello di Confcommercio
La Puglia piace. 170 mila visitatori hanno scelto tra luglio e settembre, fa sapere Puglia Promozione, di visitare chiese, musei, castelli e siti culturali sparsi nelle sei provincie durante le aperture del sabato sera degli Open Days. Un risultato che ha convito la Agenzia pugliese di promozione a voler programmare una versione invernale degli Open. Tuttavia, provincia di Taranto, nonostante il Castello Aragonese, una delle dieci mete più visitate in Puglia, è riuscita ad interessare 24 mila visitatori, circa la metà dei 45mila del Leccese.
Dati che – commenta il presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio, Salvatore Cafiero- riflettono l’andamento complessivo del settore del turismo nella provincia di Taranto, come purtroppo a fine estate conferma l’annuale riscontro delle presenze turistiche nelle strutture ricettive del territorio. La questione ambientale indubbiamente penalizza l’immagine della provincia jonica, ma non è il solo fattore di criticità.
Da sempre il territorio provinciale – malgrado la sbandierata vocazione - si distingue per la frammentarietà della proposta turistica e per la inadeguata o addirittura carente promozione: il mare del versante orientale e quello del versante occidentale; la terra del Primitivo nell’aria est, il territorio delle gravine ad ovest; la Magna Grecia a Taranto, il Barocco a Martina Franca. Così per gli eventi e le tante manifestazioni (festival, sagre, rappresentazioni, etc. ) che si organizzano, soprattutto nel periodo estivo, in tutto il territorio provinciale, con un accavallamento di date che spesso danneggia gli stessi organizzatori e che non porta ai Comuni che organizzano risultati sperati.
E’ evidente che manca una visione di territorio, e che non vi è dialogo e collaborazione tra i Comuni. Soprattutto in questi ultimi anni è mancato – rimarca Cafiero- un soggetto istituzionale che avesse un ruolo di coordinamento, che desse voce al territorio provinciale e che rappresentasse le istanze del territorio ai tavoli istituzionali. Un ruolo che poteva e doveva essere svolto dall’ ente Provincia, soprattutto per le questioni che attengono lo sviluppo del territorio: l’attivazione dell’aeroporto di Grottaglie, il potenziamento dei collegamenti ferroviari ed il completamento di quelli stradali a partire dalla storica Talsano/Avetrana; la problematica degli scarichi a mare degli impianti di depurazione delle acque reflue; le politiche di promozione turistica.
I Giovani Imprenditori di Confcommercio chiedono: per quanto concerne le problematiche inerenti lo sviluppo (collegamenti, infrastrutturazione, etc.), che la rinnovata Provincia assuma un ruolo di reale coordinamento tra i Comuni; per quanto attiene invece il settore del turismo si programmi la convocazione di un tavolo di concertazione finalizzato a mettere a sistema l’offerta del territorio provinciale, soprattutto per quanto concerne la programmazione del calendario degli eventi e delle attività di promozione.