venerdì 20 settembre 2024


31/10/2014 19:30:11 - Avetrana - Attualità

Verrà chiesto loro di assumere un impegno per evitare lo scarico in mare del depuratore

I tre candidati alle primarie del centrosinistra per le Regionali del 2015 a confronto, ad Avetrana, sulle soluzioni alternative allo scarico in mare dei reflui trattati dal depuratore consortile di Manduria e Sava.
All’indomani del nuovo confronto a Bari fra l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Giannini con i sindaci di Manduria, Avetrana e Sava, accompagnati dai loro tecnici (che si terrà nella mattinata di mercoledì 5 novembre), grazie all’iniziativa dell’intraprendente Nicolò Giangrande, Michele Emiliano, Guglielmo Minervini e Dario Stefàno saranno giovedì prossimo, alle 18, nella sala consiliare di Avetrana per un incontro-dibattito sulle possibilità di correggere alcuni aspetti del progetto, già appaltato, relativo al depuratore consortile.
Giangrande, originario di Avetrana, è riuscito ad organizzare questo attesissimo confronto dal Brasile, dove in questo periodo, dopo aver completato i propri studi universitari, vive e lavora. Attraverso i social network, ha contattato i tre candidati alle primarie del centrosinistra, riuscendo anche ad individuare una data che potesse andare bene a tutti. E ripromettendosi, peraltro, di organizzare a breve un secondo incontro-dibattito con i candidati alle primarie del centrodestra.
“Depuratore si, ma lontano dall’Urmo e senza scarico a mare” è il tema di questo primo incontro, in programma giovedì della prossima settimana. I lavori saranno presieduti da Rino Giangrande, padre di Nicolò, nella sua veste di presidente dell’associazione “Grande Salento” e saranno coordinati da Stefano Martella, giornalista della testata “20centesimi”. Lavori che saranno introdotti dal docente universitario manduriano di Geologia, Mario Del Prete, consulente tecnico del Comune di Avetrana.
Per quest’incontro sono stati invitati anche i sindaci di Avetrana, Manduria, Erchie e Maruggio.
I tre candidati alle primarie per le Regionali del centrosinistra hanno già avuto modo di dichiararsi contrari allo scarico in mare dei reflui, anche se, ad onor di verità, la posizione di Stefàno ha delle sfumature differenti rispetto a quelle di Emiliano e Minervini.
Una domanda è d’obbligo: se tutti i candidati alle primarie per le Regionali del 2015 (sia di centrodestra che di centrosinistra), sono realmente contrari alla condotta sottomarina, l’attuale governatore Vendola e la sua giunta non dovrebbero avvertire il dovere di congelare la decisione, rimettendo la scelta finale ai futuri amministratori, che si insedieranno già nel marzo prossimo?











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