La posizione dell’ex sindaco di Bari
Nessun confronto. Ad Avetrana, per assumere precisi impegni sul recapito finale del depuratore consortile, si è presentato solo l’ex sindaco di Bari, Michele Emiliano, che ha incontrato gli ambientalisti locali. Dario Stefàno, che pure aveva garantito la presenza, nelle stesse ore è intervenuto in una manifestazione pre-elettoralistica ad Altamura, insieme al governatore Vendola. Limitandosi ad inviare una lettera ai presenti, dopo aver eseguito nei giorni scorsi un sopralluogo nelle zone interessate dal passaggio della condotta sottomarina. Assente, però giustificato, anche Guglielmo Minervini, alle prese con un problema di salute.
«Questa data è stata fissata da circa un mese: se Stefàno aveva altre priorità, poteva comunicarcelo e avremmo individuato un altro giorno» è stata la stoccata di Emiliano al rappresentante di Sel.
La posizione di Emiliano sulla condotta sottomarina era nota da tempo. Ad Avetrana, una sua vera e propria roccaforte elettorale, il magistrato l’ha ribadita, precisando alcuni aspetti.
«Già da quando, qualche anno fa, vi fu una disputa sui media fra un precedente assessore della giunta Vendola e Romina Power, mi chiesi se non esistessero altre possibilità per evitare lo scarico in mare dei reflui depurati» ha ricordato Michele Emiliano. «In una regione in cui c’è l’acquedotto più lungo d’Europa e in cui gli operatori agricoli lamentano l’eccessivo costo dell’acqua per l’irrigazione (a Martina, qualche giorno fa, mi è stato riferito che costa 3 euro a metro cubo), possibile che non vi sia una soluzione tecnica alternativa, che consenta di non disperdere una risorsa preziosa come l’acqua?
In questa vicenda, l’errore è stato commesso nel momento della progettazione dell’opera: perché pensare di sprecare l’acqua quando a tanti invece serve? Le comunità della zona fanno bene a manifestare legittimamente il proprio disappunto verso una scelta scientificamente dubbia. Io assumo l’impegno, senza se e senza ma, di individuare una soluzione che eviti lo scarico in mare dei reflui depurati».
Michele Emiliano ha indicato anche alcune sue convinzioni.
«La gara è stata aggiudicata e, quindi, il progetto non può essere totalmente stravolto per evitare che qualche azienda che non ha partecipato alla gara possa inoltrare un ricorso. Sono convinto che si possa inizialmente seguire le indicazioni del prof. Del Prete (pozzi sperdenti), con l’individuazione immediata, però, delle risorse necessarie per progettare la rete che metta in condizione gli operatori agricoli di riutilizzare a fini irrigui l’acqua».