venerdì 20 settembre 2024


09/11/2014 11:49:31 - Avetrana - Attualità

L’impegno della consigliera regionale Enna Rita Lemma

«Vendola deve dire cosa pensa di questa situazione. Ormai il nostro governatore si limita a far parlare i propri assessori: non sappiamo più cosa pensa delle tante vicende della nostra regione».
Michele Emiliano, incalzato dalle domande, non ha esitato a coinvolgere, nella questione, anche il governatore Vendola.
«Innanzitutto ritengo che i tecnici della Regione e dell’Acquedotto Pugliese debbano mettere per iscritto la loro posizione in merito alla proposta formulata dal consulente tecnico di Avetrana, Mario Del Prete» ha affermato Emiliano. «Io l’avrei preteso, per poi poter commentare, anche a livello scientifico, le ragioni alla base del loro dissenso.
In ogni caso, questo mare deve essere tutelato. E’ molto diverso dal tratto di costa barese di “Pane e pomodoro”. Rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia del posto. Basterebbe una foto di ciò che accade quando in mare finiscono gli scarichi di emergenza per vanificare l’immagine del posto che laboriosamente è stata costruita negli anni.
La Regione Puglia, che tanto bene ha lavorato in questi dieci anni per promuovere l’immagine turistica, ha una ragione in più per evitare lo scarico in mare».
Ad Emiliano è stato sollecitato un intervento presso gli assessori e i consiglieri regionali del Pd per cercare di risolvere il problema già prima del tavolo tecnico in programma mercoledì prossimo.
«Io non ho il potere di condizionare gli assessori, che devono dare conto del proprio operato solo al governatore Vendola, né i consiglieri regionali, che sono poi quelli eletti direttamente e che godono di autonomia rispetto al segretario. Le competenze sono, in primis, di Vendola. Né il Pd può assumere una posizione alternativa a quella ufficiale della Regione: sarebbe come sfiduciarne il capo. Non ho alcuna difficoltà, però, a sensibilizzare i consiglieri del Pd, per invitarli a cercare strade alternative praticabili, pur di risolvere al più presto il problema».
In aula era presente anche la consigliera regionale tarantina Anna Rita Lemma, che non ha esitato a prendere la parola.
«Avevamo già avviato un discorso ad Avetrana tempo fa: mi ero impegnata a coinvolgere gli altri colleghi consiglieri» ha ricordato Anna Rita Lemma. «Poi si è preferito percorrere la strada del tavolo tecnico e, quindi, mi sono tirata indietro. Laddove non si arrivasse ad una soluzione al problema nel confronto in Regione in programma per il 12 novembre, posso impegnarmi ad aprire una discussione all’interno della commissione regionale competente. In tal senso, ho già ricevuto anche l’adesione del consigliere regionale Cervellera. Dubito, però, che, tenuto conto delle lunghezze della burocrazia e della politica, si possa riuscire a varare un provvedimento correttivo entro la fine di questa legislatura».










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