L’intervista all’assessore di Torricella, Salvatore Zingaropoli, che racconta l’esperienza della sua famiglia
Centinaia di ulivi secolari e pini sradicati, impianti fotovoltaici smantellati, muri di cinta crollati, abitazioni danneggiate, colture compromesse, linee elettriche e telefoniche interrotte.
E’ il bilancio degli ingenti danni della violenta tromba d’aria che, qualche minuto dopo le 6 dell’altro ieri, si è abbattuta su un largo tratto del versante orientale della provincia: dalla zona di Torre Ovo, dove sembra si sia formata, per poi spostarsi nell’entroterra, generando danni lungo il passaggio a Monacizzo (la contrada “Samia” è risultata la più colpita), Torricella (un po’ più lievi) e Fragagnano. Per fortuna, non sono stati segnalati feriti: solo tanta paura per i residenti nelle zone residenziali di Monacizzo.
«Sono uscito da casa qualche minuto prima delle 6 di ieri mattina» ci ha raccontato Salvatore Zingaropoli, assessore di Torricella, residente in contrada “Samia”. «Pioveva a dirotto, ma nulla che facesse presagire la bufera che si è poi scatenata qualche minuto dopo. Mi sono recato a Fragagnano, per prendere il pullman che mi porta sul posto di lavoro. Alle 6,10 circa ho ricevuto la telefonata di mia moglie che, in lacrime, mi ha raccontato la distruzione che ha trovato all’esterno della nostra abitazione: novanta metri di muro di cinta crollati, pini sradicati (uno è caduto sulla tettoia, danneggiandola), impianto fotovoltaico distrutto. Lei ha sentito solo un grande frastuono, ma non si è resa conto di ciò che stava accadendo. Se fossi uscito da casa qualche minuto dopo, probabilmente sarei rimasto vittima della tromba d’aria».
A poca distanza dall’abitazione dell’assessore Zingaropoli, un’altra villetta ha dovuto fare i conti con la furia distruttrice della tromba d’aria: il giardino (muro di cinta compreso) è stata quasi completamente raso al suolo. Si è pero salvata, stranamente, una statua di Padre Pio, risparmiata dalla tromba d’aria. Proprio come accadde, trent’anni fa, a Sava, quando un’altra tromba d’aria sconvolse la quiete della cittadina in un pomeriggio estivo: alcune auto furono ritrovate sui tetti delle case. In quella circostanza, però, una statua della Madonna, che era stata sistemata su un obelisco (ma non ancora fissata) all’interno della parrocchia della Sacra Famiglia, restò in equilibrio. Da allora, ogni anno, si festeggia la Madonna della tromba d’aria.
Danni ingenti anche per alcune abitazioni estive, per fortuna disabitate in questo periodo, di Torre Ovo e in alcune case di Monacizzo. Traffico veicolare interrotto sulla Monacizzo-Torricella a causa dei pali della luce e degli alberi che la tromba d’aria ha sradicato e fatto cadere sulla strada.
«Siamo intervenuti immediatamente con i tecnici, gli operai comunali e i vigili, che ringrazio insieme all’azienda Mello di Veglie» racconta il sindaco di Torricella, Emidio Depascale. «Ho dato l’allarme alla Protezione Civile e abbiamo richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco e dei tecnici dell’Enel e della compagnia telefonica. Una grossa collaborazione è arrivata anche dal Corpo Forestale. Già intorno alle 10 di ieri mattina, nonostante la pioggia, siamo riusciti a liberare tronchi e pali che ostruivano il passaggio in alcune strade.
Non abbiamo una stima precisa dei danni che la tromba d’aria ha provocato: sono comunque ingenti».
Danni anche a Fragagnano: cartelli pubblicitari e alberi di ulivo secolari sradicati. Stessa sorte per una cinquantina di pini di una pineta della zona del campo sportivo.
Anche in questo caso, sono intervenuti il sindaco Lino Andrisano, la protezione civile di Fragagnano, la polizia municipale, gli operai del Comune e i Vigili del Fuoco.