venerdì 20 settembre 2024


14/11/2014 19:38:19 - Avetrana - Attualità

La difesa di Sabrina: «È Michele il colpevole»

Ad uccidere Sarah Scazzi è stato lo zio Michele Misseri e il movente del delitto è di natura sessuale, circostanze che Misseri ha ribadito in più occasioni mimando anche le fasi dell’omicidio in interviste televisive e scrivendo lettere: lo ha detto l’avv. Franco Coppi, uno dei difensori di Sabrina Misseri, spiegando i motivi delle richieste difensive (tra cui un nuovo esame di Michele Misseri) alla Corte di assise di appello di Taranto, dinanzi alla quale è iniziato oggi il processo di secondo grado per il delitto di Avetrana. Coppi ha inoltre chiesto alla Corte di acquisire la trascrizione del contenuto di una telefonata tra Sabrina e il padre del 6 ottobre 2010, quando Michele Misseri confessò il delitto; di sentire in aula il titolare di un pub di Avetrana dove, secondo l’accusa, la sera prima del delitto ci sarebbe stato un litigio tra Sabrina e Sarah; infine di acquisire i tre pronunciamenti della Cassazione su ricorsi dei difensori. In proposito, Coppi ha sostenuto che la Corte di assise di Taranto, in primo grado, ha acquisito solo la sentenza che ha dichiarato inammissibile uno dei ricorsi, mentre in altre due occasioni la Suprema Corte avrebbe indicato la insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico di Sabrina Misseri.
DIFESA DI COSIMA: UN SOPRALLUOGO IN CASA MISSERI - Un sopralluogo della Corte di assise di appello di Taranto alla villetta della famiglia Misseri, ad Avetrana, per rendersi conto dei luoghi in cui sarebbe maturato l’omicidio di Sarah Scazzi: lo ha chiesto l'avv. Luigi Rella, uno dei difensori di Cosima Serrano, al processo di secondo grado per il delitto Scazzi iniziato oggi a Taranto.
Rella, motivando la richiesta, ha sostenuto che la Procura della Repubblica avrebbe “spostato” il luogo del delitto dal garage della villa dei Misseri all’interno dell’abitazione.
Da parte sua il difensore di Michele Misseri, l’avv. Luca Latanza, ha chiesto invece una perizia psichiatrica sul suo assistito. Richiesta alla quale si è opposta il pg Montanaro: «Mettiamoci d’accordo – ha detto rivolgendosi alla difesa dell’agricoltore – o Michele Misseri è in grado di intendere e di volere, e quindi può essere esaminato. Oppure si hanno dei dubbi, forse è pazzo e allora va fatta una perizia psichiatrica».
La Procura generale si è inoltre opposta ad altre richieste avanzate dal collegio difensivo degli imputati, chiedendo peraltro l’acquisizione del contenuto di due telefonate intercorse, la prima il 7 ottobre 2010 tra Sabrina e la madre Cosima, e la seconda il 7 novembre 2010 tra Sabrina e Carmine Misseri, fratello di Michele.
FAMIGLIA DI SARAH: SIAMO DISGUSTATI - «Continua la recita del trasformista», e ancora «disgustati di vedere o sentire eventualmente Michele Misseri fare le sue sceneggiate»: così gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, legali della famiglia di Sarah Scazzi, hanno replicato in aula alle richieste dei difensori di alcuni imputati di interrogare nuovamente Michele Misseri dinanzi alla Corte di assise di appello di Taranto, dove oggi è iniziato il processo di secondo grado per il delitto di Avetrana.
Biscotti ha ricordato che nell’inchiesta ci sono due momenti di “straordinaria intensità” che coinvolgono Michele Misseri. Il primo “sono i momenti di silenzio che precedono l’indicazione del luogo in cui ha gettato il corpo di Sarah, quando si libera da un peso” (6 ottobre 2010); il secondo, durante l’incidente probatorio del 19 novembre 2010, quando Misseri dice “ognuno deve assumersi le responsabilità”.
La Corte di assise di appello è ora riunita in camera di consiglio per decidere sulle richieste avanzate dal collegio difensivo e dalla Procura generale.
NUOVA UDIENZA IL 21 NOVEMBRE - La Corte d’Assise d’Appello di Taranto, dinanzi alla quale è iniziato oggi il processo di secondo grado per l’omicidio di Sarah Scazzi, dopo una breve camera di consiglio ha aggiornato lo stesso processo al 21 novembre prossimo. In quella sede la Corte scioglierà la riserva sulle numerose richieste avanzate dal collegio difensivo, tra cui quella di un nuovo esame in aula di Michele Misseri, e dalla procura Generale, che ha chiesto la sospensione dei termini di custodia cautelare per Sabrina Misseri e Cosima Serrano, condannate all’ergastolo in primo grado per l’uccisione di Sarah.










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