A questa conclusione è arrivato il Comitato per la Difesa del Territorio e del Mare di Avetrana
«Gli incontri tecnici a Bari servono solo a far slittare il problema della condotta sottomarina del depuratore a dopo le elezioni Regionali del marzo 2015».
A questa conclusione è arrivato il Comitato per la Difesa del Territorio e del Mare di Avetrana.
«Alla luce degli ultimi avvenimenti, in particolare l’ennesimo nulla di fatto dell’incontro del 12 novembre tra i sindaci di Avetrana, Manduria, Sava e l’assessore regionale Giannini con i tecnici dell’A.Q.P. e di ARPA, il Comitato esprime forte dissenso nei confronti del metodo utilizzato dalla Regione e dall’A.Q.P. per definire una soluzione del problema del depuratore consortile di Manduria e Sava. Ribadisce, ancora una volta, che la soluzione dipende solo ed esclusivamente dalla volontà politica regionale e invita sia la Regione Puglia che l’A.Q.P. a rispettare la volontà della gente, che ritiene, questo depuratore, così come è stato progettato, irrealizzabile, chiedendo, definitivamente, il suo annullamento, a favore di nuovi progetti di depuratori, da realizzare, preventivamente, con la condivisione del territorio».
Sin qui la posizione del Comitato di Avetrana. Intanto, in attesa del tavolo tecnico del 3 dicembre, a fine mese si terrà, a Manduria, una nuova manifestazione popolare.