Una magnifica giornata di calcio e legalità allo stadio Iacovone di Taranto. I magistrati vincono il quadrangolare. Al quarto posto i detenuti
Si è conclusa, infatti, sotto un sole quasi estivo che ha agevolato la presenza di un’ottima cornice di pubblico, la seconda edizione del Progetto di rieducazione “Fuori…gioco!” rivolto ai detenuti del Carcere di Taranto.
Sul perfetto manto erboso dello Iacovone, messo a disposizione dall’assessore allo Sport del Comune di Taranto Francesco Cosa e dal Presidente del Taranto FC 1927 Domenico Campitiello, si sono affrontate in un quadrangolare di calcio, le squadre dei Magistrati, degli Avvocati, della Polizia Penitenziaria e dei detenuti, agli ordini di una terna di giovani e promettenti arbitri della Sezione Aia di Taranto, designati dal Presidente della Figc Puglia Vito Tisci.
Tutte le partite si sono giocate all’insegna dell’assoluto fair play, anche se nessuna delle squadre intendeva sfigurare.
A dare il calcio d’inizio Nicola Legrottaglie, ex calciatore di Juventus e Nazionale Italiana e testimonial della manifestazione, che si è intrattenuto a firmare autografi sulle maglie degli increduli e divertiti detenuti. Speaker d’eccezione in sala stampa Gianni Sebastio, storico telecronista sportivo tarantino.
Ad affollare la tribuna numerosi rappresentanti delle Istituzioni, una nutrita pattuglia di studenti delle scuole tarantine, amici e parenti dei calciatori, ma anche tifosi e curiosi che non hanno fatto mancare il tifo per l’una o l’altra squadra, intonando cori davvero simpatici.
Questa volta a vincere il torneo sono stati i Magistrati del duo tarantino Rosati-Carbone che nella finalissima hanno avuto la meglio sugli Agenti di Polizia Penitenziaria, al termine di una serie infinita di calci di rigore, dopo che il tempo regolamentare era terminato 0 a 0. Nella finale per il terzo posto, gli Avvocati hanno battuto agevolmente i detenuti.
Durante la premiazione coppe e medaglie per tutti i partecipanti, consegnate dalla Direttrice della Casa Circondariale dott.ssa Stefania Baldassari, dal Comandante della Polizia Penitenziaria Comm. Giovanni Lamarca e dal responsabile del progetto avv. Giulio Destratis.