Ecco i nomi dei festeggiati
L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Taranto ha festeggiato, nel consueto scambio di auguri natalizi, i colleghi che hanno raggiunto i 25, 30 e 40 anni di attività.
Nel corso della serata il presidente Cosimo Damiano Latorre ha augurato un sereno Natale a tutti i presenti. “Il Natale è la festa della famiglia, una festa di serenità, di unione, nella quale ci si ritrova con gioia, ha affermato Latorre – ma anche noi, in questa occasione, siamo in famiglia; la famiglia dei Commercialisti che si stringe con affetto, amicizia e stima verso gli amici ed i colleghi che da tanti anni danno lustro, con il loro impegno, alla categoria”.
Sono stati festeggiati, in particolare,i Commercialisti che hanno raggiunto i 25, 30 e 40 anni di attività. Venticinque anni: Anna Maria Brancaccio, Baldassarre Cimarrusti, Francesco Paolo De Giorgio, Ugo Iervoglini, Adriana Lucarella, Leonardo Tenna. Fra questi, anche lo stesso presidente Cosimo Damiano Latorre. Trenta anni: Francesco Di Maso, Egidio Fedele, Raffaele Iacobino, Anna Rita Marziali, Antonio Pastore. Hanno festeggiato i 40 anni di attività Nicola Cristofaro e Francesco Miali. “Persone che costituiscono – ha continuato Latorre – un grandissimo patrimonio umano e professionale. Il loro impegno diuturno ci fa guardare al futuro, ricordando che la nostra professione è asservita all’uomo e non viceversa. I commercialisti devono riscoprire l’orgoglio della professione, ed essere pronti ai cambiamenti, proiettandosi verso il futuro, con autorevolezza. Festeggiamo i colleghi che vivono la professione con umiltà, fatica, onestà, correttezza, trasparenza, qualificazione dedizione, e che rappresentano la ricchezza umana. Questa sera festeggio anche io i 25 anni di professione, ne sono onorato”.
In conclusione Latorre, affiancato dal direttivo ed in particolare dalle consigliere Lara Lippolis e Maria Rosa Chiechi ha rivolto ai presenti gli auguri: di consapevolezza ambientale, lavoro, solidarietà, etica, amicizia e predisposizione al dialogo, perché le coscienza siano alimentate con l’acqua pura della conoscenza e del sapere libero ed onesto.