L’appello dell’associazione “Made in Taranto” ai sindaci della provincia di Taranto
«Finchè certe esperienze non si vivono sulla propria pelle, non ci si rende conto della gravità del problema. Il cancro è una malattia che mette a subbuglio intere famiglie che all'improvviso si ritrovano a fare i conti con una società ostile e ipocrita, nella quale sembra che gli unici ad avere diritto di esistenza siano quelli con il portafoglio più gonfio e disponibile.
Chiunque abbia vissuto l'esperienza di un cancro nella propria famiglia sa bene che le difficoltà ovunque: burocrazia, cure mediche e farmacologiche costosissime, ansia, depressione, perdita di reddito, abbandono del posto di lavoro, gestione famigliare specie in presenza di bambini piccoli.
Questi drammi vengono vissuti spesso nell'indifferenza e nel silenzio, tra commiserevoli "mi dispiace" di amici e colleghi e la freddezza di lungaggini burocratiche per ottenere un piccolo beneficio, una piccola luce nel buio dei pensieri.
Negli ultimi dieci anni, a Taranto si è passati da 4.677 a 8.901 malati di cancro. E’ questo il dato emerso dalla Asl in base al numero di pazienti con esenzione per malattie tumorali e che si riferiscono al periodo che va dal 1 gennaio 2004 al 31 dicembre 2013. Sono dati che in realtà sono calcolati per difetto in quanto non tengono conto di un discreto numero di anziani che non usufruisce dell’esenzione 048.
In base ai dati diffusi dal Ministero della Sanità e dal Censis (2011), la presenza di un malato di cancro con diagnosi a 5 anni costa a ogni famiglia in termini monetari circa 34.210 € all’anno; la cifra non è da poco se si considera il fatto che il sostegno economico fornito dagli enti pubblici è davvero poca cosa rispetto al fabbisogno e alle entrate medie calcolate secondo le stime del reddito medio pro capite in provincia di Taranto. Anzi, c’è da dire che spesso la comparsa della malattia determina anche la perdita di importanti componenti di reddito.
I costi che le famiglie sono costrette a sopportare riguardano non solo farmaci, visite specialistiche e cure ma anche spese per trasferte frequenti non programmabili, attrezzature, assistenza, trasporti, abbigliamento, ristorazione e soggiorno in posti diversi o lontani dalla propria città.
Siccome non siamo per fortuna tutti uguali, un gruppo di 50 commercianti, professionisti e imprese aderenti alla rete Made in Taranto ha deciso di provare a smuovere le acque stagnanti di una società in cui svetta la bandiera triste de the show must go on. Questo gruppo di persone ha dato vita al progetto My Friend con l'obiettivo di istituire stabilmente dei privilegi chiari e concreti per le famiglie colpite dal cancro. Il progetto prevede l'introduzione di una Family Card in collaborazione con gli Enti locali onde agevolarne il riconoscimento non solo in area jonica ma in tutta Italia ove siano presenti case di cura oncologiche. E' un progetto che coinvolge proprio tutti: giornalisti, aziende, medici, avvocati, associazioni datoriali, comitati, associazioni no profit, negozi, aziende.
I privilegi possono comprendere agevolazioni sul fronte della burocrazia presso gli enti pubblici (Comuni, Asl, ecc) e su quello economico (alberghi, ristoranti, treni, taxi, aerei, beni alimentari e non).
Il possesso di questa Family Card darà diritto all’ottenimento di privilegi esclusivi nell’ambito di:
accesso agli uffici enti pubblici (Comuni, Asl, Camere di Commercio, ecc)
fruizione di servizi pubblici di trasporto
assistenza legale
assistenza amministrativa per l’accesso alle indennità pubbliche o ad altri benefici statali
sconti speciali e servizi integrati nei negozi convenzionati (abbigliamento, beni alimentari, ecc)
sconti speciali per cure estetiche, benessere, relax
assistenza psicologica
noleggi
assistenza medica
ristorazione
ospitalità
Il presente comunicato stampa vuole essere un appello ai Sindaci dei Comuni di Taranto e provincia affinché collaborino attivamente al progetto My Friend. E’ un’operazione che richiede la ferma volontà di dimostrare concretamente la propria vicinanza a chi per primo sta subendo le sorti di quel che chiamiamo progresso.
Tre giorni fa abbiamo inviato diverse e-mail a Sindaco, vice Sindaco e assessore ai Servizi sociali del Comune di Taranto. Ancora non abbiamo ricevuto alcun cenno se non un primo cenno di disponibilità da parte dell'assessore Lo Noce che abbiamo contattato al telefono. I commercianti, le imprese e i professionisti Made in Taranto richiedono dunque un incontro urgente con i Sindaci al fine di istituire in tempi celeri una cordata di uomini, donne e idee per istituire un chiaro segnale di civiltà e senso della comunità in un momento difficile della nostra storia.
Non c’è più tempo. Anzi, è tempo di agire. Facciamolo insieme».
Gianluca Lomastro
Presidente associazione MADE IN TARANTO™