L’inchiesta scaturita dagli esposti di Mimmo Carrieri in merito agli interventi di rinascimento, di realizzazione di una barriera frangiflutti, di rinforzo delle rocce e dei muri di contenimento sul litorale di Torre Ovo
Quattro imputati, a vario titolo, dei seguenti reati: frode nelle pubbliche forniture, falso ideologico, abuso di ufficio, truffa e violazioni ambientali. Ne dovranno rispondere Gennaro Figliozzi, Pietro Vito Michele Corona, Marco Gonnella e Angelo Vinci, indagati dal Tribunale di Taranto in seguito ad alcune denunce sottoscritte, nel maggio del 2008, dall’ambientalista savese Mimmo Carrieri in merito agli interventi di rinascimento, di realizzazione di una barriera frangiflutti, di rinforzo delle rocce e dei muri di contenimento sul litorale di Torre Ovo, finanziati attraverso un progetto Por Puglia. Al processo si è costituito come parte civile il Comune di Torricella.
«La “barriera frangiflutti” (o darsena), progettata per la messa in sicurezza di un tratto di carreggiata della litoranea che a causa delle mareggiate rischiava di sprofondare, ancora oggi, a distanza di 6 anni dalla sua realizzazione, continua ad essere invasa pericolosamente dalle onde del mare, tanto che spesso i Vigili urbani di Torricella sono costretti ad intervenire per interdire il transito con delle transenne» rimarca Carrieri, che nei giorni scorsi è stato ascoltato come teste. «Quest’opera, oltre a essersi dimostrata inutile ai fini per la quale era stata progettata (considerato la permanenza del pericolo per gli automobilisti in transito), si è rivelata “gravemente e irrimediabilmente dannosa” per l’ambiente marino. Chi aveva preso in appalto i lavori non si è fatto scrupoli dei danni irreparabili che l’uso in mare dei materiali edili (con presenza di ferro, fili di ferro e agglomerati in cemento), utilizzati per la realizzazione di quella che sarebbe dovuta essere una “barriera marina antierosione”, avrebbe potuto causare alla flora e alla fauna marina».
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E’ in rete la seconda puntata del “Prudenzano News”
“Non un rito ma il culto della memoria
Tributo a Elisa Springer”