I numeri della solidarietà saranno discussi alla scadenza dell'accordo vigente, ma per i sindacati non si dovrebbe superare il tetto massimo di 3500-3700 lavoratori
Proseguono anche oggi i presidi dei lavoratori dell'indotto Ilva alla portineria imprese dello stabilimento e davanti al Municipio di Taranto, ma la mobilitazione secondo fonti sindacali potrebbe terminare in giornata dopo l'ufficializzazione degli emendamenti al decreto per Taranto che prevedono anche garanzie per i crediti vantati dalla imprese nei confronti dell'azienda.
Ieri sera la dirigenza Ilva, dopo aver incontrato a Taranto i commissari straordinari Corrado Carruba ed Enrico Laghi, ha comunicato ai sindacati metalmeccanici che saranno prorogati i contratti di solidarietà per il personale in esubero. È stata mostrata una informativa dell'Inps che conferma la possibilità di concedere questo tipo di ammortizzatore sociale anche dopo il passaggio all'Amministrazione straordinaria purchè prosegua l'attività produttiva.
I numeri della solidarietà saranno discussi alla scadenza dell'accordo vigente, ma per i sindacati non si dovrebbe superare il tetto massimo di 3500-3700 lavoratori. Sono state inoltre fornite garanzie sul pagamento degli stipendi il 12 febbraio. I commissari, a quanto si è appreso, hanno confermato al presidente di Confindustria, Enzo Cesareo, e alla delegazione di imprenditori dell'indotto le difficoltà nel reperire risorse per pagare i crediti arretrati, ma al contempo hanno fatto presente che se l'Ilva non produce i problemi aumenteranno e che il blocco dell'approvvigionamento delle materie prime, in seguito alla protesta degli autotrasportatori (che continua anche oggi), può provocare addirittura la fermata dello stabilimento.
Fonte: rete
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