lunedì 23 settembre 2024


02/02/2015 18:39:40 - Provincia di Taranto - Attualità

“Partiamo dal ripristino dei servizi e puntiamo sul mare”

In considerazione delle particolari criticità in cui versa il centro storico antico di Taranto, e vista l’assoluta necessità di programmare  interventi di carattere straordinario, come confermato dal decreto legge 1/2015, è necessario che contestualmente il Comune di Taranto si impegni a favorire, già attraverso la gestione ordinaria dei servizi, il processo di riqualificazione degli spazi urbani del centro storico.
Il rilancio strategico della Città Vecchia di Taranto non può non partire dal  ripristino delle normali funzioni di vivibilità del contesto urbano. Ciò è quanto Confcommercio Taranto ha ribadito nel recente incontro con l’assessore alla Città Vecchia, Cosima Lorusso, e i dirigenti del settore, convocato nell’ambito delle attività di ascolto dei portatori di interesse, organizzata dall’Assessorato.
Le proposte di Confcommercio sono state sintetizzate in un documento (in allegato) nel quale si pone, quale  premessa del processo di riqualificazione, il ripristino dei servizi base: igiene e decoro degli ambiti urbani; illuminazione pubblica; sicurezza e legalità.  Interventi necessari per ridare fiducia ai cittadini, ai probabili investitori privati.
Nella centro antico di Genova, città- con molte analogie con Taranto - interessata negli anni Novanta inizi Duemila ad un importante programma di investimenti per il recupero del centro storico, una delle azioni messe in campo dalla Amministrazione Comunale, e che ha conseguito effetti decisamente positivi, ha riguardato l’investimento nelle opere necessarie ai servizi primari (fogne, pavimentazioni stradali, illuminazione pubblica). Analogamente, si ritiene che il processo di rilancio della città antica di Taranto non possa prescindere dalla ricerca di risorse destinate alla realizzazione delle infrastrutture primarie: impianti di fogna; ripristino della pavimentazione (recupero dei camminamenti originari); impianto di illuminazione stradale; messa in sicurezza degli immobili (pubblici e privati); riqualificazione degli ambiti urbani (piazzette, slarghi etc.).
E’ necessario inoltre, secondo Confcommercio, vincolare il processo di rilancio di Città Vecchia alla bonifica del Mar Piccolo, elemento identitario naturale caratterizzante dell’Isola. La riqualificazione socio-economica dell’intero contesto urbano, dipende in parte dalla riappropriazione delle funzioni e delle tradizionali attività legate al mare (la pesca, la mitilicoltura) che trovavano fondamento nella contiguità dell’abitato al Mar Piccolo.   
Sarebbe opportuno prevedere di impegnare risorse per il ripristino del waterfront dell’Isola sul Mar Piccolo, partendo dalla riqualificazione degli elementi architettonici verticali, sino al recupero delle piattaforme galleggianti a supporto delle attività di pesca (prevedendo il ripristino dei servizi a dotazione delle piattaforme (acqua, luce, etc). La riqualificazione di queste aree, degli immobili e delle strutture a servizio di esse, potrebbe incentivare il ritorno e l’insediamento di nuove attività di vendita e degustazione di prodotti del mare, nei locali a piano terra degli immobili del fronte strada. L’affaccio costiero potrebbe inoltre essere turisticamente attrezzato con un punto di attracco delle imbarcazioni destinate alla pesca-turismo ed alle idrovie. Sarebbe altresì necessario prevedere la realizzazione di un’ area attrezzata di sbarco per le merci (Reg. CEE 404 Regol. Mediterraneo; L. R. 17 del 2012) e per la vendita all’ingrosso.
L’insediamento di nuove attività del commercio e del turismo è inoltre legata alla istituzione di agevolazioni che incentivino i nuovi investimenti e la riqualificazione di quelli già esistenti: zona franca urbana, sgravi sulle imposte comunali, canoni di fitto minimi per le imprese giovanili,  etc.  
 
 
CITTA’ VECCHIA DI TARANTO:
Le proposte di Confcommercio Taranto a sostegno delle piccole e medie imprese
 
Con decreto legge 1/2015 il Governo italiano ha stabilito che il Comune di Taranto adotta, ad integrazione del progetto presentato per il Piano nazionale delle città, un Piano di interventi per il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione di Città Vecchia e lo trasmette al Ministero dei Beni culturali e delle attività culturali e del Turismo al fine dell’acquisizione degli atti di assenso entro sessanta giorni .
Detto ciò, in considerazione delle particolari criticità in cui versa il centro storico antico, e valutata l’assoluta necessità di interventi di carattere straordinario,   è altresì necessario che il Comune di Taranto, contestualmente, si impegni a favorire già nella gestione ordinaria dei servizi del centro storico, il processo di riqualificazione degli spazi urbani attualmente in uso ai cittadini.
Un rilancio strategico della Città Vecchia di Taranto non può esclusivamente privilegiare il recupero degli immobili e dei contenitori di pregio architettonico, senza avviare contestualmente un ripristino delle normali funzioni di vivibilità del contesto urbano.
Funzioni che non possono prescindere dalle condizioni base del vivere civile:
igiene e decoro degli ambiti urbani;
illuminazione pubblica;
sicurezza e legalità.
L’a,b,c … di qualsiasi processo di riqualificazione, giacché si tratta comunque di un contesto urbano con funzioni di residenzialità e non di un museo a cielo aperto. Interventi necessari per ridare fiducia ai cittadini, ai probabili investitori privati.
Nella città antica di Genova, città marinara - con molte analogie con Taranto - interessata negli anni Novanta inizi Duemila ad un importante programma di investimenti per il recupero del centro storico, una delle azioni messe in campo dalla Amministrazione Comunale e che ha conseguito effetti decisamente positivi, ha riguardato l’investimento nelle opere necessarie ai servizi primari (fogne, pavimentazioni stradali, illuminazione pubblica).
Analogamente, si ritiene che il processo di rilancio della città antica di Taranto non possa prescindere dalla ricerca di risorse destinate alla realizzazione delle infrastrutture primarie:
-         Impianti di fogna
-         Ripristino della pavimentazione (recupero dei camminamenti originari)
-         Impianto di illuminazione stradale
-         Messa in sicurezza degli immobili (pubblici e privati)
-         Riqualificazione degli ambiti urbani (piazzette, slarghi etc.)
Le attivita’ della pesca
Il rilancio di Città Vecchia è strettamente legato alla bonifica del Mar Piccolo, elemento identitario naturale caratterizzante dell’Isola. La riqualificazione socio-economica dell’intero contesto urbano, dipende in parte dalla riappropriazione delle funzioni e delle tradizionali attività legate al mare (la pesca, la mitilicoltura) che trovavano fondamento nella contiguità dell’abitato al Mar Piccolo.  
Pertanto la certezza e la tempistica della azione di bonifica del Mar Piccolo è conditio sin qua non al fine di assicurare il rilancio delle attività mitilicole e della pesca.
Contestualmente sarebbe opportuno prevedere di impegnare risorse per il ripristino del waterfront dell’Isola sul Mar Piccolo, partendo dalla riqualificazione degli elementi architettonici verticali, sino al recupero delle piattaforme galleggianti a supporto delle attività di pesca (prevedendo il ripristino dei servizi a dotazione delle piattaforme (acqua, luce, etc). La riqualificazione di queste aree, degli immobili e delle strutture   a servizio di esse, potrebbe incentivare il ritorno e l’insediamento di nuove attività di vendita e degustazione di prodotti del mare, nei locali a piano terra degli immobili del fronte strada.    
L’affaccio costiero potrebbe inoltre essere turisticamente attrezzato con  un punto di attracco delle imbarcazioni destinate alla pesca-turismo ed alle idrovie. Sarebbe altresì necessario prevedere la realizzazione di un area attrezzata di sbarco per le merci (Reg. CEE 404 Regol. Mediterraneo; L. R. 17 del 2012) e per la vendita all’ingrosso, a tal fine si potrebbe prendere in considerazione il recupero del Mercato Ittico galleggiante di via delle Fornaci.
Le attività del commercio e del turismo
L’insediamento di nuove attività del commercio e del turismo è certamente legata, come innanzi sottolineato, alla riqualificazione degli ambiti urbani, alla dotazione dei servizi, agli interventi in campo edilizio, ma anche alla istituzione di agevolazioni che incentivino i nuovi investimenti e la riqualificazione di quelli già esistenti.
La istituzione di una zona franca urbana (o ‘no tax area’ ) in Città Vecchia in favore delle attività imprenditoriali, supporterebbe senz’altro il processo di rilancio del tessuto economico locale, legato alle piccole e medie imprese.
Dunque, si ritiene che il Governo debba mettere in campo misure che agevolino il processo di sviluppo economico della Città Vecchia prevedendo: la esenzione delle imposte sui redditi, l’esonero dei contributi sulle retribuzioni, l’esenzione dell’imposta regionale e di quella municipale. 
Contestualmente si potrebbero prevedere sgravi sulle imposte comunali (ICI, TARSU, TASI) sia per le imprese che per i nuovi residenti e per quanti intraprendono opere di ristrutturazione.
Una delle problematiche che si riscontra in Città Vecchia è rappresentata dalla difficoltà di adattare le esigenze delle imprese ai vincoli posti dai regolamenti di Comune, Soprintendenza, ASL ed Enti vari, considerato il particolare contesto architettonico ed urbanistico (metrature limitate, presenza di elementi architettonici particolari, accessi inidonei, etc). Una maggiore concertazione tra gli enti ed una lettura meno restrittiva dei regolamenti potrebbe incentivare l’avvio di nuove attività in un contesto che certo non facilita l’insediamento di attività commerciali.  
Il Comune di Taranto, potrebbe inoltre concedere l’uso a condizioni particolarmente vantaggiose (canoni di fitto minimi) degli immobili del suo vasto patrimonio immobiliare, richiesti per l’avvio di nuove attività imprenditoriali, con particolare riguardo per le neo imprese giovanili e per le attività artigianali e commerciali che valorizzino l’identità culturale del centro storico. Una dotazione finanziaria speciale per Taranto, al di la dei fondi già previsti dalla Regione Puglia (Titolo II per il commercio e di prossima emanazione Titolo II per il Turismo) che preveda particolari e facilitate condizioni di accesso al credito per gli investimenti delle piccole e medie imprese di Città Vecchia (modello Accordo di Programma), potrebbe dare un forte impulso al rilancio strategico dell’Isola.

 

 

 

 

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E’ in rete la seconda puntata del “Prudenzano News”
“Non un rito ma il culto della memoria
Tributo a Elisa Springer”










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