lunedì 23 settembre 2024


27/02/2015 19:21:45 - Provincia di Taranto - Attualità

E’ sostanzialmente recluso: il suo caso approderà alla rubrica “Indignato speciale” del Tg5

La triste storia di Cosimo D’Ippolito, cittadino torricellese paraplegico, che vive in un appartamento del secondo piano di una palazzina dell’Istituto Autonomo Case Popolari priva di ascensore, sarà oggetto di una puntata di “Indignato speciale”, la rubrica del Tg5 delle 13 condotta da Andrea Pamparana.
L’altro ieri mattina, una troupe del Tg5, composta dalla giornalista Rossella Grandolfo e da alcuni operatori di ripresa, ha fatto visita al signor D’Ippolito, intervistando la figlia Albertina. E’ stata lei a descrivere la condizione di “detenuto in casa” in cui è costretto Cosimo D’Ippolito, che, da anni, è affetto da paraplegia e da altre patologie collaterali, che gli impediscono di deambulare e di muoversi autonomamente, se non utilizzando la sedia a rotelle.
Poiché la palazzina è priva di ascensore, le rampe di scale esistenti rappresentano per il signor D’Ippolito una barriera architettonica insormontabile: è impossibilitato ad uscire da casa. Quando ha necessità di sottoporsi a visite mediche, per la famiglia D’Ippolito non esistono altre alternative se non quella di trasportare Cosimo sulle spalle, con i rischi che si corrono scendono le quattro rampe di scale. Benchè più volte richiesto, la palazzina è priva anche di un “servo scala”.
La sua storia è stata resa pubblica, a più riprese, dall’ambientalista Mimmo Carrieri, che ha denunciato lo stato di disagio dell’intera famiglia D’Ippolito.
«Solo il 16 aprile del 2014» ricorda Carrieri, «il sindaco di Torricella, Emidio De Pascale, ha scritto allo IACP, descrivendo la situazione e chiedendo l’avvio urgente del procedimento di realizzazione di un ascensore, eventualmente attingendo a finanziamenti regionali o statali».
Sono trascorsi altri 10 mesi, ma questi lavori, nella palazzina del signor D’Ippolito, non sono mai partiti. Non solo. L’abitazione è anche sprovvista di riscaldamento: pur esistendo gli allacciamenti, i termosifoni non sarebbero stati mai installati.
Si spera, ora, che, portando il caso in una dimensione nazionale, chi di dovere, finalmente, intervenga, per consentire a Cosimo D’Ippolito di poter finalmente uscire, seppur sulla sedia a rotelle, dalla propria abitazione.
«Speriamo sia la volta buona» è stato il commento che la figlia Albertina ha affidato a facebook.

 











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