lunedì 23 settembre 2024


08/04/2015 18:28:58 - Provincia di Taranto - Attualità

Secondo l’accusa, Nicastro – magistrato in aspettativa - ha favorito il presidente della Regione Nichi Vendola, che risponde di concussione, sottacendo alcune circostanze a lui note in riferimento alle presunte intimidazioni poste in essere da Vendola nei confronti del direttore regionale dell’Arpa Puglia Giorgio Assennato

 
La condanna alla pena di 10 mesi di reclusione per favoreggiamento personale è stata chiesta dal pm Remo Epifani nei confronti dell'assessore all'Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro, magistrato in aspettativa, uno dei 52 imputati del procedimento che si sta celebrando davanti al gup di Taranto Vilma Gilli per il presunto disastro ambientale provocato dall’Ilva.
Secondo l’accusa, Nicastro - che ha chiesto il giudizio con rito abbreviato - ha favorito il presidente della Regione Nichi Vendola, che risponde di concussione, sottacendo alcune circostanze a lui note in riferimento alle presunte intimidazioni poste in essere da Vendola nei confronti del direttore regionale dell'Arpa Puglia Giorgio Assennato per indurlo a posizioni più concilianti con la dirigenza Ilva. Dopo la requisitoria del pm è iniziata l'arringa dell’avv. Michele Laforgia, difensore di Nicastro.

 

 

 

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