Più arature oggi, meno insetticidi domani
Il commissario delegato per l’emergenza Xylella, il generale Giuseppe Silletti, ha indicato agli operatori del settore la strada maestra per cercare di arginare la diffusione del batterio killer. Silletti è intervenuto l’altro ieri sera ad Avetrana, nel corso del secondo forum dedicato al terribile patogeno che sta mettendo a rischio ben 11 milioni di alberi di ulivo e, con loro, l’economia agricola dell’intero Salento.
Dopo l’introduzione dell’assessore comunale all’Agricoltura, Enzo Tarantino, e i saluti del sindaco Mario De Marco e del presidente della Banca di Credito Cooperativo di Avetrana, Michele Pignatelli (che ha ospitato l’evento), sono intervenuti i rappresentanti delle organizzazioni agricole: Luca Lazzaro per la Confagricoltura, Alfonso Cavallo per la Coldiretti e Nicola Spagnuolo per la Cia. Comun denominatore dei loro interventi le critiche rivolte all’Unione Europea, estremamente carente nei controlli delle importazioni di piante dal mercato extracomunitario e ora spettatrice quasi disinteressata del fenomeno, nonché la richiesta di aiuti al mondo agricolo (esenzione dal pagamento dell’Imu e dei contributi agricoli, più carburante agricolo), che non può essere lasciato solo in un momento estremamente delicato.
E’ stata poi la volta dell’atteso intervento del commissario Giuseppe Siletti, che, sostanzialmente, ha ribadito le buona pratiche da seguire per cercare di arginare la diffusione del batterio.
«Nel 2014 nella sola provincia di Lecce sono stati espiantati, per ragioni non legate al contagio da Xylella, ben 17.800 ulivi, mentre nella provincia di Brindisi gli alberi eradicati sono stati 12.000 mila» ha affermato, alla Gazzetta, il commissario Silletti. «In questa fase è necessario eradicare le piante infette o prossime al focolaio, che sono in numero estremamente inferiore rispetto a quelle “sacrificate”, per ragioni diverse, nel 2014. Eppure si grida allo scandalo. Sacrificare pochi alberi adesso potrebbe servire a salvarne tantissimi domani».
Nessuna novità particolare sui metodi di lotta da seguire.
«Non dimentichiamoci» ha affermato, «che si tratta di una epidemia nuova, mai studiata. Cosa fare? Ci sono due strategie. La prima è quella di combattere il vettore, che in questo periodo, nella fase di larva, vive nelle erbe che infestano i campi. E’ perciò necessario arare i terreni entro la fine del mese (nel 50% dei terreni l’aratura è stata già correttamente eseguita), prima di maggio, prima, ovvero, che il vettore compia la metamorfosi e, diventando adulto, possa volare e infettare gli alberi. Altrimenti va poi utilizzato l’insetticida.
Per gli alberi infetti, non esiste soluzione alternativa all’eradicazione, ma non nelle dimensioni di cui si parla: in 3 focolai di Veglie, su 3.000 piante censite, solo 27 sono da eradicare».
Al convegno è intervenuto anche l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Fabrizio Nardoni, che si è invece soffermato sulle risorse che si stanno individuando per indennizzare gli agricoltori e per finanziare la lotta al batterio.
«Oltre ai 13 milioni e mezzo di euro già affidati come risorse al commissario straordinario, la Regione ne ha stanziati altri 4 per la ricerca e il monitoraggio» ha ricordato Nardoni. «A Bruxelles abbiamo ottenuto un prelevamento dal fondo di solidarietà per finanziare il 50% dei costi per le fresature e per il monitoraggio: il 23 aprile ritorneremo in Belgio per definire le procedure di riconoscimento. «Abbiamo appurato che si potrebbero riconoscere i costi per arature e fresature anche attingendo dalla Misura 5.1 del Piano di Sviluppo Rurale.
La Regione ora sta per pubblicare due bandi: uno per accordare finanziamenti alla ricerca del mondo scientifico e l’altro per consentire di sperimentare le proposte di chi pensa di avere idee risolutive. Ieri abbiamo approvato una delibera per varare una campagna di comunicazione che tuteli il mercato dell’olio pugliese, la cui qualità non è affatto intaccata dalla presenza del batterio. Insieme al Ministero, vareremo una campagna di consigli per arginare il contagio, che sarà mandata in onda sul Tg3. Infine, sempre per tutelare l’agricoltura, intendiamo organizzare in Puglia una fiera sull’olio, che possa diventare una sorta di Vinitaly del settore».