domenica 24 novembre 2024
La denuncia dell’ambientalista Mimmo Carrieri: «Potrebbe essere pericoloso per eventuali ragazzi che accedono»
«Il cimitero vecchio di Sava, al centro fra via Friuli, via Trentino e via Abruzzo, versa in uno stato di totale abbandono».
A scriverlo, in una lettera indirizzata al sindaco di Sava Aldo Maggi, all’assessore 
all’Ambiente ed all’Ecologia Brunello Ariano, al Comando della Polizia Municipale di Sava e al Dipartimento di Prevenzione del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl, è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri, responsabile, per Taranto, del settore Ambiente ed Ecologia dell’associazione CPA.
all’Ambiente ed all’Ecologia Brunello Ariano, al Comando della Polizia Municipale di Sava e al Dipartimento di Prevenzione del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl, è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri, responsabile, per Taranto, del settore Ambiente ed Ecologia dell’associazione CPA.«A seguito di segnalazione pervenutemi da parte di diversi cittadini residenti alle vie Friuli, Trentino e Abruzzo, i quali lamentavano una situazione estrema di carattere ambientale ed igienico sanitaria, dovuta allo stato di abbandono in cui versa un sito di proprietà del Comune di Sava, mi sono recato sul posto per una verifica sullo stato dei luoghi» scrive Mimmo Carrieri. «Le tre succitate vie sono abitate da diversi nuclei familiari che mal sopportano il degrado dovuto a cumuli di materiali inerti ed altro. Ma ciò che più preoccupa gli abitanti della zona è lo stato di totale abbandono in cui versa il “vecchio cimitero” al centro delle tre vie. Questa vecchia struttura, avvolta in una folta vegetazione, è recintata per un breve tratto da rete metallica, che, però, ad un certo punto risulta divelta. La parte l
aterale, coperta da vegetazione, ha una recinzione in tufi dall’altezza, in alcuni punti, di circa cinquanta centimetri, facili da scavalcare per accedervi all’interno. E’ proprio all’interno di questo ex “luogo sacro”, ricoperto di arbusti, è maggiormente è visibile il degrado ambientale, fonte di insetti di ogni genere nonché rifugio di topi e cani randagi. Altra situazione gravissima alla quale bisogna correre urgentemente ai ripari, è rappresentata da diverse ampie e profonde buche che si trovano a piano di calpestio, quasi totalmente coperte dalle erbacce».
aterale, coperta da vegetazione, ha una recinzione in tufi dall’altezza, in alcuni punti, di circa cinquanta centimetri, facili da scavalcare per accedervi all’interno. E’ proprio all’interno di questo ex “luogo sacro”, ricoperto di arbusti, è maggiormente è visibile il degrado ambientale, fonte di insetti di ogni genere nonché rifugio di topi e cani randagi. Altra situazione gravissima alla quale bisogna correre urgentemente ai ripari, è rappresentata da diverse ampie e profonde buche che si trovano a piano di calpestio, quasi totalmente coperte dalle erbacce».Carrieri, ai fini della tutela ambientale e della salute pubblica, nonché della incolumità fisica (molti ragazzi sembra accedono in questo luogo), chiede una verifica in loco e «qualora fosse necessario, la messa in sicurezza della succitata struttura, nonché un risanamento ambientale che possa consentire agli abitanti una migliore condizione di vivibilità».
Nella galleria, altre foto.
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