venerdì 20 settembre 2024


08/06/2015 07:58:19 - Avetrana - Attualità

Si tratta di ben 1915 monete, venute alla luce in contrada “Demani” nel 1936

 
Ben 1915 monete in argento della Repubblica Romana e, nello specifico, 1.669 denari e 241 quinari, coniate fra il 211-195 e il 38 avanti Cristo. E’ una parte del “tesoretto” di Avetrana, venuto alla luce nel 1936, in contrada “Lupara”, in una zona denominata “Demani”. Si narra, infatti, che attraverso questa straordinaria scoperta archeologica, in un orciolo di terracotta, furono recuperate quasi quattromila monete romane, ben conservate e non ancora poste in commercio. Quest’ultimo particolare lascia presagire la probabile esistenza in zona di un vero e proprio cono romano.
La riproduzione fedele di queste monete, oggi custodite nel Museo di Taranto, sarà consegnata alla città di Avetrana dal Soprintendente ai Beni Culturali della Puglia, Luigi La Rocca, nel corso di una cerimonia che si terrà domani sera, alle 18,30, nell’aula delle assemblee della Banca di Credito Cooperativo di Avetrana.
Si tratta di uno dei ritrovamenti più significativi in materia di monetazione archeologica. Si narra che per il “tesoretto di Avetrana” al rinvenimento è seguito l’occultamento e, in un secondo tempo, il tentativo di alienazione. Questi tentativi il più delle volte si concludono con l’intervento delle forze dell’ordine e il sequestro del materiale.
Anche il “tesoretto di Avetrana” non è sfuggito a questa infausta “prassi”. Infatti coloro che lo rinvennero cercarono di venderlo al Museo Provinciale di Lecce, ma la notizia venne diffusa, qualche tempo dopo, sulla stampa e, pertanto, la Guardia di Finanza si attivò per recuperare il gruzzolo. Fu poi Ciro Drago, all’epoca direttore del Reale Museo Nazionale di Taranto, a condurre in porto il recupero come si evince anche dalla una lettera del 26 agosto 1936, conservata nell’archivio storico della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia. Il materiale venne sequestrato e poi confiscato ed infine assegnato al Museo di Taranto dove tuttora si trova.
Il “tesoretto”, seppur in copia, ritornerà a partire da domani ad Avetrana, su iniziativa dell’Amministrazione Comunale e dell’associazione turistico-culturale “Terra della Vetrana”, grazie alla sponsorizzazione garantita dalla Banca di Credito Cooperativo di Avetrana e sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia.
«Potremo conoscere e apprezzare in tutta la sua bellezza il “tesoretto”» annuncia l’assessore al Marketing Territoriale, Enzo Tarantino. «Ovviamente si tratterà di una fedele riproduzione, mentre ai presenti verrà donato il catalogo illustrativo delle monete esposte, nella consapevolezza che esso possa costituire fonte di arricchimento e l’avvio di un percorso virtuoso che incrementi sempre più l’apporto di materiali provenienti dal passato, fosse anche solo in riproduzione, dimenticati dalla memoria comune. al fine di produrre alimento alla coscienza di quel sano spirito di appartenenza ad una comunità ed alla sua storia».
Al convegno, moderato dall’assessore Tarantino, dopo i saluti del sindaco Mario De Marco e del presidente della Banca di Credito Cooperativo di Avetrana, Michele Pignatelli e l’introduzione della presidente dell’associazione “Terra della Vetrana”, Anna Pinto, interverranno il Soprintendente ai Beni Culturali, Luigi La Rocca, l’ispettore ai Beni Culturali della Puglia, Arcangelo Alessio, e il rappresentante del Servizio Territoriale per i Beni Numismatici, Giuseppe Libero Mangieri.

 

 

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