venerdì 20 settembre 2024


16/06/2015 11:27:41 - Avetrana - Attualità

Nella scorsa udienza il sostituto procuratore generale Antonella Montanaro ha chiesto la conferma dell’ergastolo per le due imputate in carcere, Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano

 
Nuova udienza oggi del processo d’appello per l’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo di contrada Mosca il 26 agosto 2010, con le arringhe dei difensori di parte civile e dei fratelli Michele e Carmine Misseri. Il primo a prendere la parola è stato l’avv. Nicodemo Gentile del foro di Perugia, uno dei legali della famiglia Scazzi (gli altri sono Valter Biscotti, Antonio Cozza e Luigi Palmieri).
Parte civile anche l’ex badante della famiglia Scazzi, Maria Ecaterina Pantir (tramite l’avv. Luigi Palmieri) e il Comune di Avetrana (rappresentato dall’avvocato Pasquale Corleto). Nella scorsa udienza il sostituto procuratore generale Antonella Montanaro ha chiesto la conferma dell’ergastolo per le due imputate in carcere, Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano (cugina e zia della vittima), e per gli altri sei imputati: Michele Misseri (marito di Cosima e padre di Sabrina) e il fratello Carmine, condannati in primo grado a 8 e 6 anni di carcere per soppressione di cadavere; Vito Russo jr, ex legale di Sabrina condannato a due anni per intralcio alla giustizia; Giuseppe Nigro, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, condannati a pene comprese tra un anno e un anno e quattro mesi per favoreggiamento.
"Per noi è stato un omicidio domestico. Loro, Sabrina e Cosima, non ci aiutano ma lanciamo un appello ad aiutarci processualmente perché non può venire niente di nuovo". Lo ha affermato l’avv. Nicodemo Gentile, uno dei legali di parte civile. Il riferimento è a Sabrina Misseri e a sua madre Cosima Serrano, per le quali il sostituto procuratore generale Antonella Montanaro ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo.
"L'unica cosa – ha aggiunto Gentile, che ha discusso per conto della famiglia Scazzi – è se loro hanno un moto coscienza, se veramente queste lacrime sciolgono questa durezza interiore e ci dicono quello che è successo veramente. Altrimenti saremo noi insieme alla procura e ai giudici a ricostruire quella verità, la verità processuale che le inchioda alle loro responsabilità, che ci sono e sono evidenti e non hanno fatto nulla per dimostrare il contrario".
Nelle prossime due udienze, mercoledì e venerdì, sono previste le arringhe degli avvocati Franco Coppi, Nicola Marseglia, Franco De Jaco e Luigi Rella, difensori delle due principali imputate: Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano, la cugina e la zia di Sarah, per le quali l’accusa ha chiesto la conferma della condanna alla pena dell’ergastolo.

 

 

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