L’avv. Coppi: «E’ paradossale che un reo confesso sia libero»
"E' paradossale che un reo confesso sia libero". Lo ha detto, parlando delle dichiarazioni autoaccusatorie di Michele Misseri, l’avv. Franco Coppi, che sta discutendo nel corso del processo d’appello per l’omicidio di Sarah Scazzi in qualità di difensore di Sabrina Misseri, condannata in primo grado all’ergastolo. "Le indagini – ha detto ancora Coppi – sono cominciate già col pregiudizio nei confronti di Sabrina". Secondo l’accusa, quest’ultima era gelosa della cugina Sarah, invaghitasi come lei dell’amico comune Ivano Russo. La 15enne, per l’accusa, sarebbe stata strangolata in casa Misseri da Sabrina e sua madre Cosima con una cintura.
Coppi ha iniziato l’arringa sostenendo che diversi punti relativi alle motivazioni d’appello non sono state considerate dal procuratore generale, a cominciare dall’orario in cui Sarah arrivò in casa Misseri.
Dopo Coppi parlerà l’avv. Franco De Jaco, uno dei legali di Cosima Serrano. Lunedì scorso hanno discusso gli avvocati Luca Latanza e Lorenzo Bullo per conto di Michele e Carmine Misseri, condannati in primo grado a 8 e 6 anni di carcere per soppressione di cadavere. L’udienza sarà poi aggiornata a venerdì prossimo per le arringhe degli avvocati Nicola Marseglia (altro difensore di Sabrina) e Luigi Rella (altro difensore di Cosima). Il 24 giugno toccherà alle difese dell’avv. Vito Russo jr, ex legale di Sabrina Misseri condannato in primo grado a due anni per favoreggiamento personale; di Giuseppe Nigro, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, condannati a pene comprese tra un anno e un anno e quattro mesi per favoreggiamento. Poi dovrebbe essere indicata una data per le repliche delle parti e la camera di consiglio.
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