Sulla questione ILVA siamo allo scontro tra le istituzioni
«Il Governo ha tirato fuori dal cilindro l’ennesimo decreto per lasciare produrre in “Santa Pace” l’AFO 2, l'altoforno assassino. La magistratura dopo avere disposto il sequestro senza facoltà d'uso, si ritrova nuovamente di fronte ad un decreto che garantisce la produzione e non protegge le vite degli operai e dei cittadini. Lo stesso altoforno avrebbe dovuto fermarsi ben tre anni fa, ma un decreto lo salvò insieme tutta l’area a caldo. Se la proprietà potesse parlare, sarebbe enormemente riconoscente a tutti i governi che si sono succeduti in questi anni, a differenza dei cittadini di Taranto. Ormai in Italia si legifera solo tramite decreto legge, la democrazia non esiste più e la magistratura deve scontrarsi con l'esecutivo ogni volta che si parla di acciaio. Come dichiarato dal nostro coportavoce nazionale, Angelo Bonelli, il decreto presenta profili evidenti di incostituzionalità in quanto non elimina il rischio di reiterazione del reato, bloccando le misure cautelari, quali il sequestro. C’è dunque la conferma di quella che è una vergogna tutta italiana: è diventata routine la salvaguardia dell’interesse particolare dell’impresa a discapito di quello collettivo. In fondo ci aspettavamo un altro intervento a suon di decreto da parte di un governo che non si è lasciato smuovere dai dati tremendi sulla mortalità dei bambini e degli adulti dello Studio Sentieri 2013. Come avremmo potuto sperare che la morte di un singolo operaio facesse inorridire Renzi e i suoi? E’ evidente tuttavia che l’esistenza di una gestione commissariale chiama in causa la responsabilità del governo su quanto è accaduto o potrebbe accadere nella fabbrica. Noi Verdi Taranto ci ostiniamo a chiedere giustizia e verità per questa terra, ma ci rendiamo conto che il comportamento e la faziosità della politica nazionale e la mancanza di rispetto per gli abitanti e i lavoratori di questa città, ci impongono di continuare con ancora più impegno nell'opera di denuncia e resistenza rispetto a logiche produttive antieconomiche e insostenibili per questa città. Noi continueremo a lottare e a ribellarci contro chi vuole la morte di Taranto».
Ada le Noci
Coportavoce cittadini di Verdi Taranto
Vincenzo Fornaro e Annalisa Montanaro
Portavoce dei Verdi per la Provincia di Taranto
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“La trozzella e il presepe della Passione”
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