Ha riportato ustioni di primo e secondo grado al viso causate da un getto di vapore fuoriuscito da un automezzo su cui stava operando
Un operaio di una ditta dell’appalto dell’Ilva ha riportato ustioni di primo e secondo grado al viso causate da un getto di vapore fuoriuscito da un automezzo su cui stava operando nelle attività su cantiere per il rifacimento dell’Altoforno 1, all’interno della stabilimento Ilva di Taranto, per conto della Paul Wurth. Si tratta di un dipendente dell’azienda Losa.
L'Ilva in una nota precisa che, secondo una prima ricostruzione ancora in fase di accertamento, pare che il lavoratore stesse verificando il corretto funzionamento di un radiatore installato su un mezzo a motore. L'impianto Afo1 attualmente non è in marcia in quanto l’area è oggetto, da diversi mesi, di interventi di ammodernamento e rifacimento.
Soccorso dai sanitari del servizio sanitario dello stabilimento, l’operaio è stato successivamente trasportato all’ospedale “Santissima Annunziata” e ricoverato. Non si hanno ancora notizie più precise sulle sue condizioni.
Si tratta di un un nuovo infortunio nell’area degli altiforni dopo quello dell’8 giugno scorso in cui è morto il 35enne Alessandro Morricella, investito da una fiammata mista a ghisa incandescente mentre misurava la temperatura del foro di colata dell’Afo2 e morto quattro giorni dopo.
L’impianto è stato sottoposto a sequestro senza facoltà d’uso dalla Procura ma il governo è intervenuto con un decreto che consente all’Ilva di evitare il suo spegnimento e fornire un piano di sicurezza aggiuntivo entro 30 giorni.
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