Gli atti saranno ora valutati dalla Consulta
E' di nuovo braccio di ferro tra giudici di Taranto e il governo sull'Ilva: il gip Martino Rosati, chiama in causa la Corte Costituzionale per valutare la legittimità dell’ultimo decreto salva Ilva (che riguarda anche gli impianti Fincantieri) che sospende gli effetti del sequestro senza facoltà d’uso dell’altoforno 2.
La decisione è stata presa dal gip, che ha accolto una richiesta in tal senso della procura, nelle more della decisione sulla istanza che il siderurgico ha presentato per riottenere la facoltà d’uso dell’impianto posto sotto sequestro nell’ambito delle indagini sull'incidente che l’8 giugno scorso è costato la vita ad un operaio 35enne, Alessandro Morricella.
Il giovane era stato investito da una fiammata mista a ghisa incandescente, ed era morto dopo quattro giorni di agonia per le gravi ustioni riportate. Nell’ambito di questo procedimento sono dieci le persone iscritte nel registro degli indagati per cooperazione nel reato di omicidio colposo.
L'ennesimo decreto sull'Ilva, emesso il 3 luglio scorso, consente all’azienda di mantenere in marcia l’altoforno 2 nonostante i rilievi mossi dalla magistratura. Secondo il gip Rosati, però, il provvedimento del governo violerebbe sei articoli della Costituzione. Tra questi, l’art.2, in base al quale "la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo".