A darne notizia è l’ambientalista Mimmo Carrieri, che nel marzo scorso aveva lanciato una petizione popolare contro la proliferazione degli impianti di telefonia mobile
«Il responsabile dell’area Urbanistica ed Edilizia privata del Comune di Sava, Luigi De Marco, ha emesso un’ordinanza attraverso la quale si impone all’azienda proprietaria di rimuovere l’impianto di telefonia mobile di via Vittorio Emanuele».
A darne notizia è l’ambientalista Mimmo Carrieri, che nel marzo scorso aveva lanciato una petizione popolare contro la proliferazione degli impianti di telefonia mobile e, in particolare, finalizzata ad ottenere la rimozione di quella posta su un palazzo di via Vittorio Emanuele.
«Con quella petizione, indirizzata al sindaco di Sava, al Prefetto e all’Arpa di Taranto, mi ero appellato all’art. 32 della Costituzione, che prevede la tutela della salute pubblica» ricorda Carrieri. «Ciò anche in virtù del parere da tempo espresso a tal proposito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: evitare precauzionalmente di installare tali impianti nei pressi di siti sensibili, ovvero nei “centri ad alta intensità abitativa”. L’impianto in questione era stato installato in via Vittorio Emanuele: oltre ad essere stato realizzato in un’area del “centro urbano al alta intensità abitativa”, aveva altresì violato il Regolamento Edilizio Comunale, che con l’art. 27 vieta ogni opera che nuoccia al decoro dell’ambiente, turbi l’estetica o limiti la visuale di sfondi architettonici o paesistici, o il diritto di veduta dei vicini».
Nella petizione di Carrieri veniva evidenziato inoltre come nella stessa via Vittorio Emanuele, a circa 50 metri di distanza, vi fosse già un altro impianto di telefonia mobile.
L’azienda in questione ha ora la possibilità di impugnare l’atto emesso dal Comune.