lunedì 25 novembre 2024


11/08/2015 11:27:31 - Provincia di Taranto - Attualità

 Compromesso il 70% della produzione

L’industria delle cozze rischia il default. Le temperature da record, che hanno segnato eccezionalmente questi mesi estivi, hanno compromesso seriamente tutto il prodotto ittico, pari al 70 per cento della produzione. In termini economici, le perdite ammonterebbero a circa 15 milioni di euro. A lanciare l’allarme sono i mitilicoltori tarantini che, nel corso di un incontro con l’assessore comunale alle Attività Produttive, Scasciamacchia, hanno manifestato le proprie preoccupazioni, determinate dall’impossibilità di “salvare” il seme, situato nel Mar Piccolo, indispensabile per dare il via al processo che prevede il prelievo, l’incalzo, la formazione delle reste e l’immersione delle stesse in mare aperto.

In pratica, proprio il seme, deteriorato dalla “bollitura” nelle acque del Mar Piccolo, non potrà essere utilizzato per avviare le fasi di produzione. Ciononostante i mitilicoltori, oltre a suggerire all’assessore Scasciamacchia di avviare, in accordo con la Regione Puglia, l’iter istituzionale per richiedere una sorta di stato di calamità (seguendo le orme di Trentino e Friuli che, per analoghi motivi, hanno subito gravi danni alle colture di mais e cereali), hanno anche chiesto di valutare il trasferimento di ciò che resta del seme, in alcune aree in Mar Grande, dove le correnti, determinando continui cambi di temperatura, possono favorire il processo di sviluppo e di recupero del prodotto.

«Il danno è di enormi proporzioni – afferma Palumbo del Centro Ittico - ma qualcosa si può fare. Come hanno evidenziato alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria, sarebbe auspicabile che il Comune concedesse, per un breve periodo, stimato da giugno ad ottobre, alcuni spazi d’acqua in Mar Grande, nelle zone più fresche, dove poter depositare il prodotto nella speranza che riesca a sopravvivere». Non solo. Al Tavolo di concertazione, a cui hanno preso parte oltre all’assessore Scasciamacchia ed i mitilicoltori, anche i rappresentanti delle associazioni di categoria ed il direttore provinciale della Confcommercio, Angelo Colella, si è discusso anche del ruolo primario che svolge il Cnr, da anni impegnato a monitorare, studiare ed analizzare il Mar Piccolo.











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