Secondo l’Arpa, “a Taranto per la qualità dell’aria riscontrati valori nella norma”
A Taranto "non solo i valori sulla qualità dell’aria sono nella norma, ma sono intrinsecamente molto bassi perchè la principale sorgente di emissioni (le cokerie, ndr), purtroppo per la produzione e per fortuna per i cittadini, è spenta. Quindi, per questo, il benzo(a)pirene è bassissimo e la situazione è accettabile". Lo ha detto Giorgio Assennato, direttore generale di Arpa Puglia, l’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente, ribadendo i dati forniti nella relazione tecnica inviata al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dopo l’evento emissivo del 13 agosto relativo all’altoforno 1 dell’Ilva di Taranto, segnalato dagli ambientalisti.
Assennato, in un incontro con la stampa tenuto nella sede barese dell’Arpa in videoconferenza con le sedi di Taranto e Brindisi, ha spiegato che "nella relazione abbiamo evidenziato che l’avvio del nuovo impianto di granulazione e condensazione vapori dell’Altoforno 1 è stato interrotto dalle 14.30 del 12 agosto alle 9.30 del 13 per un problema tecnico e questo ha prodotto vapori".
"Quello che però succederà quando si riattiveranno tutte le batterie di cokerie – ha detto il direttore – non possiamo dirlo. Ci auguriamo che la situazione sia tanto avanzata dal punto di vista tecnologico da determinare un rimbalzo molto modesto, altrimenti denunceremo come abbiamo fatto con la nostra valutazione del danno sanitario, in cui abbiamo chiarito che pur realizzando tutte le prescrizioni dell’Aia, con quella capacità produttiva di 8 milioni di tonnellate di acciaio, il rischio sanitario sarebbe comunque inaccettabile e sarebbe necessario fare ulteriori interventi di tipo tecnologico e di tipo gestionale per riportare il livello entro limiti accettabili".