lunedì 23 settembre 2024


22/09/2015 15:39:29 - Provincia di Taranto - Attualità

Riprendendo i concetti già espressi nel corso del Consiglio Comunale monotematico di Manduria di un paio di settimane fa, il consigliere regionale Giuseppe Turco ribadisce il proprio pensiero sull’impostazione del lavoro in questo delicato comparto

 
«Per la sanità si volti pagina: si correggano al più presto eventuali incongruenze e degenerazioni del passato e si punti, per il futuro, esclusivamente sulla meritocrazia. E’ questa la base per ripartire e per rilanciare la sanità pugliese in generale e ionica più nello specifico».
Riprendendo i concetti già espressi nel corso del Consiglio Comunale monotematico di Manduria di un paio di settimane fa, il consigliere regionale Giuseppe Turco ribadisce il proprio pensiero sull’impostazione del lavoro in questo delicato comparto.
«Tante, troppe, volte abbiamo sentito e ascoltato proclami dei politici in tutte le campagne elettorali su come risolvere i nodi spinosi di un sistema che deve porre al centro la salute di ogni essere vivente» ricorda Turco. «Parole, tante parole, che svanivano un secondo dopo il termine della campagna elettorale, mentre i problemi continuavano a incancrenirsi fino a diventare un coacervo di situazioni inestricabili. Molti si sono abbeverati ad un sistema che, anziché produrre salute, ha portato esclusivamente a episodi in alcuni casi annoverati come malasanità o con la rincorsa spasmodica a piazzare propri amici e amiche nei posti di prestigio. E la salute? E il paziente? Dopo, solo dopo..».
Concetti durissimi espressi da chi è abituato a non avere peli sulla lingua.
«Il sistema va assolutamente e radicalmente cambiato, proprio come più volte sostenuto dal governatore Emiliano. Ma se non abbiamo la memoria storica delle vicende dell’ultimo decennio, non potremo sicuramente trovare le soluzioni adeguate: vanno eliminate tutte le incrostazioni che frenano il miglioramento assistenziale. E’ recente il grido di allarme lanciato dal Movimento 5 Stelle al Senato attraverso una interrogazione scritta, puntuale e dettagliata, che faceva riferimento a vecchie scelte aziendali. Se quanto denunciato dai grillini rispondesse a realtà, bisognerebbe porre l’interrogazione all’attenzione di ben altre istituzioni.. Interrogazione che fa riferimento a scelte che parrebbero finalizzate non proprio a rendere il sistema sanitario efficiente, ma, anzi, sembrerebbe che le scelte, anche se fatte su una graduatoria di merito indiscutibile, avrebbero generato inefficienza e critiche in molti ambienti sanitari».
Turco ribadisce un concerto fondamentale.
«Un sistema regge se vengono esaltate le qualità professionali, tralasciando i rapporti familiari e di amicizia. Nel pubblico non sono accettabili privilegi particolari perché vengono utilizzate risorse economiche della collettività, che richiede il meglio sul mercato. Adesso occorre cambiare sistema, non prima di aver verificato e trovato le soluzioni migliori che portino il mondo sanitario ad uno stato di efficienza e sicurezza per i pazienti. Non è concepibile, ad esempio il depotenziamento di un reparto come l’Otorino del “Moscati”: non se ne capisce la ratio, così come non si capisce la ratio del fiorire di altre strutture complesse (parrebbe senza posti letto), o la distribuzione e l’affidamento della gestione di strutture semplici o di strutture complesse o di strutture semplici dipartimentali a specialisti che hanno ingenerato critiche, la cui valenza occorrerà valutare attraverso una commissione di inchiesta regionale che sarà a breve richiesta.
Tutto questo servirà a migliorare la nostra offerta sanitaria e a scoraggiare quanti vorrebbero un sistema che non garantisca la meritocrazia? Proviamo, proviamoci tutti insieme, denunciando pubblicamente chi pensa che la carriera ad ogni costo valga la vita e l’integrità psicofisica dei pazienti».










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