venerdì 20 settembre 2024


24/09/2015 13:04:24 - Avetrana - Attualità

Amara ironia e polemiche caratterizzano i giorni dopo la mancata tragedia

 
«Di questo passo saremo costretti a rivolgerci ai “caporali” per raggiungere il posto di lavoro. Loro, certo, garantiscono il viaggio sicuro..».
Amara ironia e polemiche caratterizzano i giorni dopo la mancata tragedia. L’incendio del pullman delle Ferrovie Sud Est, che trasportava gli studenti avetranesi che frequentano gli istituti superiori di Sava, ha generato altre “fiamme”: quelle delle proteste delle famiglie degli studenti, che da tempo reclamano un servizio di maggiore qualità.
«Quello che era stato annunciato è accaduto: non più tardi di venerdì 18 settembre avevo contattato, de visu, il responsabile del servizio movimentazione, proprio nel centro di Sava, sottolineando l’insofferenza da parte di tutti i trasportati, i ritardi accumulati, i cattivi odori di nafta nei vani bus, i freni che non funzionano, la sporcizia che regna incontrastata, i sedili svelti, il rumore assordante, il sovraffollamento» scrive, in un post di facebook, Pasquale Nardelli. «Ora è arrivato il fuoco che ha ripulito il tutto. Un’azienda al lumicino: gli assessori ai Trasporti hanno mai viaggiato in bus di linea? Credo proprio di no. Ci è stata data sempre un’unica risposta: non abbiamo macchine, la metà dei bus ha dei guasti».
Mentre il consigliere comunale Emanuele Micelli ha contattato l’assessore regionale ai Trasporti Giannini, che ha promesso un incontro con i rappresentanti dei genitori, su iniziativa del capogruppo regionale di Forza Italia, Andrea Caroppo, c’è già stata un’audizione con i responsabili delle autolinee nella quinta Commissione Regionale.
«Solo pochi mesi fa formulavo interrogazioni e chiedevo conto della lunga serie di episodi che vedevano incendiarsi improvvisamente i convogli o gli autobus delle Ferrovie Sud Est» ricorda Caroppo. «E ora il caso dell’autobus ad Avetrana: nell’audizione da me richiesta, chiederò conto anche di questo. E’ inaccettabile che i cittadini siano costretti a viaggiare in queste condizioni che mettono a rischio la loro sicurezza.
In un anno e mezzo sono stati quasi una decina i mezzi Fse che hanno preso fuoco. Sarà un caso o forse è bene capire in che modo la società gestisca il servizio? Un servizio già caratterizzato da gravi inefficienze e a cui si aggiungono episodi di tale gravità che minano l’incolumità stessa dei passeggeri. I mezzi sono evidentemente vecchi e non si esegue né un’adeguata manutenzione né controlli periodici sul loro stato, senza considerare la pulizia delle carrozze.
Adesso è arrivato il momento di vederci chiaro e fare le pulci alle Sud Est: la situazione è intollerabile e bisogna agire prima che qualche cittadino si faccia male sul serio».











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