Gran parte del film girato a Taranto, Avetrana, Torre Colimena e Manduria
«Noi a Taranto siamo stati benissimo. Girare nella Città Vecchia è stato emozionante e ci ha permesso di incontrare persone splendide. Dalla camera d’albergo avevamo ogni giorno una vista mozzafiato: il golfo. Spero un giorno di tornare a girarci, magari per raccontare la storia di mio nonno».
Alla vigilia della presentazione ufficiale in anteprima (in programma questa sera al cinema Adriano di Roma), il regista Guido Chiesa ricorda con piacere il recente soggiorno a Taranto e nella parte orientale della sua provincia (in particolare Avetrana, Torre Colimena, Manduria e San Marzano) per la riprese del suo ultimo lavoro, “Belli di papà”, che uscirà nelle sale italiane dal 29 ottobre.
«Il mio amato nonno paterno ha lavorato a Taranto nel periodo della guerra» ricorda Guido Chiesa. «Era operaio in una ditta che costruiva mobili per navi. Nel 1940 fu trasferito a Taranto e, nel novembre dello stesso anno, si trovava sotto le bombe britanniche che distrussero il porto militare. Negli anni in cui mi ha cresciuto, aveva sempre e solo parole di affetto per la città e i suoi abitanti. Già solo per questo, mai ne parlerai male per partito preso».
“Belli di papà” è un film commedia che indaga nel rapporto fra genitori e figli viziati e la relazione fra questi e il lavoro.
«La storia di prevedeva che i personaggi si trasferissero dalla ricca Milano industriale a una città problematica del Sud. Ho proposto di girare a Taranto perché la conoscevo, la trovo affascinante e a suo modo poco vista, almeno rispetto a città come Napoli o Palermo, già ampiamente utilizzate al cinema e cariche di stereotipi ingombranti. Le criticità di Taranto, invece, sono note, ma non riconducibili ai classici discorsi su mafia, camorra, ecc. Il suo centro storico è altrettanto forte rispetto a quello di altre città, ma decisamente meno frequentato dal cinema italiano.
Inoltre vengo da molti anni in vacanza nella provincia tarantina e conosco bene le bellezze che offre, nonché il calore delle persone. Già solo per questo, mai ne parlerai male per partito preso».
Avetrana, Torre Colimena e Manduria hanno ospitato molte delle scene del film, il cui protagonista è Diego Abatantuono. Nell’estrema area della provincia Chiesa ha ambientato la parte del suo lavoro in cui il papà Abatantuono e i suoi figli si stabiliscono quando decidono di scappare da Milano e dal finto crack finanziario dell’azienda di papà. Comunità che hanno accolto con grande entusiasmo in estate la troupe.
«Contiamo di proiettare il film in estate all’aperto ad Avetrana» ha promesso il regista Chiesa, che da anni scende in questa zona della Puglia per trascorrere le sue vacanze.