“Sulla realizzazione dell'ospedale San Cataldo di Taranto, si corre il rischio di uno slittamento dei tempi e della perdita di una quota, seppur minima, della dotazione finanziaria ad essa destinata”
Lo dichiara il Capogruppo del Pd Michele Mazzarano, a seguito della audizione tenutasi in III Commissione e richiesta dallo stesso Mazzarano e dal consigliere Amati.
"Il nuovo ospedale di Taranto, finanziato con 140 milioni di fondi CIPE e 67 milioni di ulteriori risorse regionali, riveste, per la domanda di salute dl nostro territorio, un enorme valore strategico, visto il congestionamento del POC SS. Annunziata e la pessima dotazione di standard alberghieri dei nostri presidi ospedalieri. A questo si aggiunge la scarsa attenzione verso la medicina di prossimità e nella realizzazione della rete dei servizi territoriali" prosegue Mazzarano.
"Il nuovo ospedale di Taranto è il più importante impegno che la Regione ha assunto negli ultimi anni verso la comunità jonica e i cittadini hanno il dovere di sapere di chi sono le responsabilità dei ritardi accumulati. Denunciammo già nel giugno del 2014 che la scelta di articolare la unica procedura avviata, che aveva visto già approvato in quel mese il progetto preliminare, in due procedure, una di progettazione clinico-gestionale, tecnica preliminare e definitiva, e l'altra per l'affidamento della progettazione esecutiva e dell'esecuzione lavori, avrebbe comportato dei ritardi. Possiamo dire di aver visto bene. Ora si tratta di intensificare il livello di lavoro e di tensione che evitino complicazioni irreparabili. Su questa vicenda nessuno deve sentirsi affrancato da responsabilità. La realizzazione di questa opera è troppo importante per il futuro del nostro territorio e a nessuno sarà concesso ulteriore perdita di tempo prezioso"
"Sono certo che, anche grazie ai chiarimenti del confronto in Commissione, si lavorerà alacremente per evitare interruzioni brusche e, soprattutto, per scongiurare la perdita del finanziamento. Noi - conclude Mazzarano - continueremo a tenere alta la tensione perché, nel periodo previsto, il nuovo e grande ospedale pubblico di Taranto, veda la luce. Ne va della credibilità delle istituzioni e di una classe politica. A nessuno potrà essere consentito, per negligenza, saccenza e approssimazione, di dilapidare gli sforzi fatti dal Governo regionale verso Taranto"