lunedì 25 novembre 2024


13/11/2015 07:16:45 - Provincia di Taranto - Attualità

Ad avanzare la richiesta al governatore Michele Emiliano sono i sindaci di Fragagnano (Lino Andrisano) e di Torricella (Emidio Depascale)


«La Regione stabilisca una nuova moratoria sull’applicazione dell’ecotassa».

Ad avanzare la richiesta al governatore Michele Emiliano sono i sindaci di Fragagnano (Lino Andrisano) e di Torricella (Emidio Depascale). Chiedono la non applicazione di questa indigesta tassa per quei Comuni che non riescono a raggiungere le percentuali minime previste di raccolta differenziata, motivando, in una lettera, le loro ragioni.

«Denunciamo ancora una volta il distorto meccanismo di applicazione del tributo regionale “ecotassa”, che lungi dall’essere una misura concepita per un ottimale e razionale sforzo da parte di tutti i comuni sulla raccolta differenziata» è la tesi di Andrisano e Depascale. «Si è invece trasformata in una mannaia che colpisce in maniera indiscriminata situazioni diverse, che non possono essere affrontate e gestite in maniera uguale».

I due sindaci fanno riferimento ad una legge regionale del 2012 che ha negato la possibilità a diversi Comuni di assumere una qualsiasi iniziativa autonoma nell’organizzare di nuovi servizi di igiene urbana, finalizzati in particolare all’attivazione del sistema di raccolta differenziata “porta a porta” spinta.

«Riteniamo ingiusto, nella sostanza e nella forma, il meccanismo di applicazione dell’ecotassa, laddove, da un lato, si chiede di raggiungere livelli ottimali di raccolta differenziata e, dall’altro, si è impedito (almeno fino al mese di giugno 2015) di adottare soluzioni autonome di riorganizzazione autonoma del servizio di igiene urbana. Aspettare che il governo dell’ARO determini l’affidamento del servizio attraverso una gara unica (finalmente il progetto di gestione integrata per l’ARO TA/5 è stato approvato in data 29 settembre 2015), e non assumere autonome decisioni intermedie non può trasformarsi in un boomerang: passerebbe il principio che, a volte, sarebbe meglio violare la legge. Auspichiamo che la poca chiarezza e l’assoluta indifferenza riscontrata in passate riunioni da parte delle strutture regionali interessate sull’argomento siano adesso solo un cattivo ricordo.

Tutti insieme stiamo effettuando sforzi immani per realizzare anche le strutture a supporto della raccolta differenziata (realizzazione centri di raccolta, centri di stoccaggio del compostaggio domestico, negozi ecologici), ma non vogliamo che tali sforzi siano penalizzati e resi inutili dall’applicazione di una sanzione tanto ingiusta, quanto iniqua!».

I due sindaci, pertanto, chiedono una moratoria, di almeno un anno, nell’applicazione dell’ecotassa.











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