lunedì 23 settembre 2024


17/11/2015 18:54:43 - Provincia di Taranto - Attualità

Dopo la magistratura ordinaria, anche la Corte dei Conti riconoscere la regolarità dell’operato di Giuseppe Turco

I provvedimenti dell’ex sindaco Giuseppe Turco e della sua giunta nella gestione della piscina comunale (revoca dell’affidamento alla ditta Dell’Erba e nuovo bando per la gestione) furono legittimi.
Dopo il non luogo a procedere “perché il fatto non sussiste” del Gup di Taranto (che aveva verificato l’insussistenza delle violazioni di legge e il perseguimento di un interesse pubblico nella condotta di annullamento del contratto relativo all’affidamento dell’impianto sportivo), anche la Corte dei Conti ha assolto gli imputati, difesi dall’avv. Giuseppe Motolese, da ogni addebito, ritenendo il loro operato pienamente lecito, legittimo e corrispondente agli interessi pubblici.
«La Corte dei Conti da un lato sancisce, ancora una volta, la giustezza dell’annullamento (revoca) del contratto alla ditta Dell’Erba, così scongiurando una grosso danno economico; dall’altro stigmatizza e censura le condotte della Giunte Franzoso (2001/2006) e De Pascale (2011/2016), cui si addebita, il danno erariale» è il commento di Giuseppe Turco.   «Le parole utilizzate in sentenza sono perentorie e gravi e con ogni probabilità attireranno l’attenzione di chi di dovere, varcando le soglie dell’aula del giudizio celebrato.
Secca la censura sull’accordo transattivo – definito avventato - stipulato dalla Giunta in carica alla luce del quale la ditta Dell’Erba ha incassato, ingiustificatamente, la somma di 38mila euro. Fortemente criticato il come con cui si è giunti al predetto importo visto che, “la stima dell’utile previsto da parte della ditta Dell’Erba è disancorato da qualsivoglia attendibile valutazione di carattere economico che raffronti i costi di gestione e i ricavi sperati”.
Corresponsabile nella causazione del danno l’Amministrazione a guida Franzoso, cui si rimprovera la decisione di aver proceduto all’affidamento, “in modo alquanto incauto”, a condizioni assolutamente insopportabili sotto il profilo finanziario per l’ente locale. In un passaggio della sentenza si legge “appare davvero grave la circostanza che sia stata espletata tutta la procedura di gara e si sia arrivati addirittura alla stipula di un contrato di appalto per la gestione della struttura sportiva senza che l’ente locale proprietario avesse in precedenza provveduto ad ottenere l’allacciamento alle reti pubbliche di acquedotto e rete elettrica, con i locali degli impianti tecnologici e dei filtri non pavimentati, in mancanza di alcune macchine (bollitore e scambiatore di calore per l’acqua sanitaria) e finanche in assenza di tutte le autorizzazioni necessarie all’avvio della struttura”.
La sentenza costituisce la prova dell’incapacità amministrativa delle giunte precedenti e successive alla mia, su cui devono ripercuotersi le conseguenze economiche e politiche. La prima, a guida Franzoso, negligente nella frettolosa gestione dell’impianto sportivo (incompleto, non funzionante e privo dei requisiti di legge), la seconda ed attuale, nell’aver concesso al Dell’Erba somme per la gran parte non spettanti. Il tutto in danno della cittadinanza. Adesso si dovranno assumere le proprie responsabilità ed andare a casa».










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