Nel piatto, per i prossimi 5 anni, ci sono un miliardo e 600 milioni di euro da destinare alla crescita del settore agroalimentare e per garantire la sostenibilità di uno sviluppo territoriale equilibrato.
L’Europa ha licenziato il Programma di Sviluppo Rurale della Puglia per il periodo 2014-2020. Una notizia che gli agricoltori della nostra provincia attendevano con ansia. Nel piatto, infatti, per i prossimi 5 anni, ci sono un miliardo e 600 milioni di euro da destinare alla crescita del settore agroalimentare e per garantire la sostenibilità di uno sviluppo territoriale equilibrato.
La Cia Confederazione italiana agricoltori di Taranto esprime soddisfazione per il via libera da Bruxelles al Psr 2014-2020, che rappresenta una opportunità irrinunciabile per il comparto agricolo pugliese.
"Si tratta di uno strumento fondamentale per la crescita e lo sviluppo della nostra agricoltura – commenta Francesco Passeri, presidente della Cia di Taranto – Esprimiamo soddisfazione per questo risultato e facciamo un plauso all’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Leonardo Di Gioia per aver condotto la concertazione con il partenariato economico sociale della regione Puglia e per aver finalmente ottenuto il via libera da Bruxelles per quello che noi riteniamo una opportunità che potrebbe veramente dare slancio all’agricoltura pugliese. Si tratta, dunque, di raccogliere questa sfida per ridare innovazione e competitività alla aziende agricole pugliesi. Ora il nostro impegno diventa ancora più concreto”, conclude Passeri.
Si tratta, infatti, di concentrare le forze per consentire alle aziende agricole di investire e di spendere tutte le risorse stanziate nei prossimi cinque anni. L’appello ora va a tutti gli “attori” del sistema, sia pubblici, e quindi anche alle pubbliche amministrazioni, che privati, come il sistema bancario ed assicurativo, ai quali chiediamo con forza di rendere disponibili strumenti e condizioni affinché le aziende agricole pugliesi possano agevolmente fruire delle risorse messe a disposizione dal nuovo Programma di Sviluppo Rurale, ideare ed attuare i propri piano di sviluppo aziendali senza grossi ostacoli. Strategico in tal senso appare uno snellimento delle procedure burocratiche ed un più agevole accesso al credito.