lunedì 23 settembre 2024


01/12/2015 18:57:54 - Provincia di Taranto - Attualità

In questi due pronto soccorso nel 2014 si sono registrati 16 mila accessi, di cui 13 mila in codice verde, mille in codice bianco e solo 7 in codice rosso

 
Ha suscitato non poche polemiche l’annuncio del governatore pugliese Michele Emiliano che, alcuni giorni fa, ha detto che non imporrà nuove tasse per risanare il deficit della sanità. Piuttosto, ha aggiunto, potrebbe chiudere 25 ospedali, anche se questo dovesse costargli la rielezione.
La chiusura dei pronto soccorso degli ospedali «Moscati» di Taranto e «San Marco» di Grottaglie dove, nel 2014, si sono registrati 16 mila accessi di cui 13 mila in codice verde, mille in codice bianco e solo 7 in codice rosso.
Questi i provvedimenti di maggiore impatto nella provincia di Taranto non tanto per gli effetti dell’applicazione della legge 161 (orari di lavoro) quanto in previsione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera (legge 70). Ma per il dg dell’Asl ionica, Stefano Rossi, ciò non si traduce in una penalizzazione o un depauperamento dei due ospedali. Anzi, al contrario, questa «ottimizzazione» dei servizi dovrebbe consentire proprio un rilancio delle attività in elezione (programmabili).
Intanto, però, Taranto impatta un’altra «scossa»: il 31 dicembre arriva a scadenza anche il decreto «Salva-Ilva» del 2012 che aveva garantito 10 milioni di euro annui nel triennio 2013-2015 (sommati ai 10 milioni annui della dotazione ordinaria) per l’assunzione di circa 200 operatori (40 medici e circa 160 unità lavorative del comparto), una quota consistente delle 480 assunzioni annue (circa 90 medici e 350 del comparto) a tempo determinato.










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