Una relazione al sindaco
«L’analisi del quadro emerso dalle rilevazioni Arpa evidenzia che la situazione in merito alla presenza nell’aria di inquinanti di origine industriale è complessivamente sotto controllo e non si osservano reali urgenze in termini di salute pubblica». Tuttavia «la popolazione della città di Taranto, e in particolare quella parte che risiede nei quartieri limitrofi alla zona industriale, rappresenta un gruppo ad alto rischio per lo sviluppo di patologie correlate all’inalazione di polveri sottili, perciò necessita di maggior tutela rispetto alla popolazione generale».
Lo scrive l’Asl di Taranto in una relazione inviata al sindaco, Ippazio Stefano.
«Sulla scorta di queste considerazioni – viene osservato – e a supporto delle azioni già previste dal Piano, il Dipartimento di Prevenzione della Asl di Taranto ha predisposto un programma aggiuntivo per ridurre l’esposizione della popolazione agli inquinanti atmosferici», in particolare nei giorni di vento proveniente da nord ovest. «Tale programma prevede l’emissione, sulla base dei dati previsionali sulla concentrazione di PM10 nell’aria (elaborati e trasmessi con 48 h di anticipo da Arpa Puglia), di una serie di raccomandazioni utili per minimizzare l'esposizione a polveri sottili della popolazione della città di Taranto».
Gli inquinanti citati sono attribuiti alle emissioni Ilva.
In attesa che Arpa Puglia «renda pienamente operativo il sistema previsionale georeferenziato – puntualizza l’Asl – di qualità dell’aria, che consentirà di determinare anticipatamente le eventuali criticità di qualità dell’aria nelle varie zone della città di Taranto, si sottolinea la necessità di svolgere sin d’ora un’adeguata campagna comunicativa, volta a informare la popolazione in merito alle precauzioni e ai comportamenti da adottare per ridurre i rischi per la salute connessi all’inalazione di inquinanti atmosferici».