L’assessore alle Attività Produttive di Avetrana, Enzo Tarantino, esprime la propria perplessità sull’arrivo del batterio negli oliveti avetranesi
«Abbiamo appreso la notizia attraverso i media. Premetto che il Comune, sinora, non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Sarei curioso di conoscere il nome di chi avrebbe attestato, attraverso delle analisi, la presenza del batterio della Xylella nel territorio di Avetrana. Sbaglio, o chi era preposto alle analisi è sotto inchiesta e, quindi, non si sta più procedendo ai monitoraggi?».
Enzo Tarantino, assessore alle Attività Produttive, esprime la propria perplessità sulle voci circa la presenza della Xylella in contrada “Centonze”, territorio di Avetrana ai confini con il comune di Salice Salentino.
«Qualche fronda secca di ulivo non deve essere necessariamente sinonimo della presenza del batterio nel nostro territorio» afferma l’assessore Tarantino. «Prima di far riferimento ad una causa specifica di quell’essiccamento, ritengo sia indispensabile avere delle attestazioni incontrovertibili, che possono arrivare solo attraverso delle analisi. Ma a me non risulta che qualche ente incaricato in forma ufficiale stia continuando a monitorare le campagne del Salento».
Tarantino è preoccupato per i riflessi che questa “voce” potrebbe generare all’intero comparto olivicolo avetranese.
«Siamo in piena raccolta delle olive e quest’anno, dopo diverse stagioni di magra, il prodotto è di altissima qualità e ben remunerato dal mercato (36 euro al quintale)» fa presente il delegato alle Attività Produttive del Comune di Avetrana. «Ora arriva questa che, allo stato attuale e sino a prova scientifica contraria, sembrerebbe una voce, che potrebbe provocare un contraccolpo ad un comparto che va avanti con tanti sacrifici. Vorrei, comunque, anche precisare che la presenza del batterio, in quei luoghi in cui è stata attestata da analisi, non influisce assolutamente nella qualità del prodotto. Si tratta di due cose completamente differenti. I consumatori possono tranquillamente acquistare l’olio dai produttori avetranesi».
Il Comune di Avetrana (inserito inizialmente nella zona cuscinetto della cartina in cui si evidenziava la presenza della Xylella) è stato fra i più attivi nel periodo della diffusione del batterio. Ora, dopo le decisioni della magistratura leccese (che ha indagato diversi “esperti”), non si sa più quali indicazioni seguire.
«Abbiamo organizzato circa un anno fa, in collaborazione con tutte le organizzazioni professionali agricole, una serie di iniziative alle quali parteciparono, fra gli altri, anche l’allora commissario Silletti e altri operatori qualificati del settore» ricorda l’assessore Tarantino. «Iniziative che hanno richiamato l’attenzione di tantissimi imprenditori olivicoli di Avetrana e della zona. Abbiamo messo in atto tutte le indicazioni che furono formulate, ad iniziare dalle buone pratiche agricole. Dopo il rinvio a giudizio di coloro che avevano ricevuto l’incarico di coordinare la lotta alla Xylella, è maturata in tanti la convinzione che l’epidemia potesse in realtà essere una “bufala”, orchestrata da qualche speculatore. Viviamo, pertanto, un momento particolare, direi di conflitti di attribuzione, che sta disorientando gli operatori del settore».