venerdì 20 settembre 2024
Richiesta la riunione del comitato per l’ordine pubblico
«La recrudescenza dei fenomeni criminosi ad Avetrana preoccupa tutta la comunità. Sarebbe auspicabile la riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, possibilmente interprovinciale: dopo un’attenta valutazione, dei fatti, si assumano le decisioni conseguenti».
Il presidente dell’associazione “Grande Salento”, Rino Giangrande, solleva il problema dell’ordine pubblico ad Avetrana, inviando una lettera ai Comitati provinciali per l’ordine pubblico di Taranto, Lecce e Brindisi, a tutti i consiglieri regionali, al sindaco e all’intera Amministrazione Comunale, alle associazioni di categoria e, chiaramente, alle forze dell’ordine.
«Segnalo il crescente allarme sociale fra tutte le categorie e nella popolazione per i continui furti e rapine alle abitazioni marine, in campagna (olive ed attrezzi) e ora anche nel centro di Avetrana, con le due ultime “spaccate” eseguite da specialisti all’oreficeria e alla banca (la foto si riferisce proprio al furto del bancomat perpetrato, notte tempo, a un centralissimo istituto di credito cittadino, ndr)» scrive nella missiva Rino Giangrande, che poi sollecita, anche attraverso l’intervento dei consiglieri regionali, la riunione del Comitato per l’ordine pubblico. «Con tutta la buona volontà di illustrare la situazione, oggettivamente, credo di non esserci riuscito: a mio avviso la situazione e peggiore della rappresentazione e il rischio che vedo è che potrebbe peggiorare ulteriormente. Quello che posso segnalarvi è che, per sfiducia o altro, non tutti i reati vengono denunciati».
Il presidente dell’associazione “Grande Salento” si aspetta una risposta immeditata e ferma da parte di tutte le istituzioni.
«In assenza di un rapido intervento si favorirà un’onda di pessimismo, già presente sui social network, sul ruolo delle forze dell’ordine e della giustizia».
Nel contempo, Giangrande invita tutti i cittadini alla massima collaborazione con le forze dell’ordine.
«Si invita la cittadinanza tutta a una maggiore vigilanza attiva e democratica, nonché ad un forte spirito collaborativo con tutte le forze dell’ordine».
Sin qui la lettera di Rino Giangrande, scaturita quasi certamente dalla tracotanza e dalla sfacciataggine della criminalità dimostrata nell’ultimo eclatante episodio: il furto del bancomat di un istituto di credito che si trova in via Roma, la centralissima arteria di Avetrana, scardinato con una gru, trasportata con un camion. Ma nessuno ha visto o sentito nulla..
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