Assembramento nei pressi del ponte di pietra Sant'Egidio, poi è partito un corteo proseguito, attraverso via Garibaldi, corso Due Mari e Lungomare, fino alla Prefettura, per il sit in programmato
Folta partecipazione a Taranto alla manifestazione dei lavoratori dell’Ilva e dell’indotto promossa dai sindacati per chiedere garanzie su livelli occupazionali e ambientalizzazione alla luce della scadenza del termine per le manifestazioni di interesse per la cessione del Siderurgico. Le organizzazioni sindacali hanno consegnato al Prefetto un documento con le rivendicazioni che si conclude con la richiesta di un incontro urgente al presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Cgil, Cisl e Uil con le categorie dei metalmeccanici, Usb e Flmu «evidenziano la forte preoccupazione dei lavoratori dipendenti dell’Ilva di Taranto e di tutti coloro che operano presso le aziende dell’indotto in riferimento alla mancanza di certezze sul futuro dello stabilimento. Nello specifico, rilevano le insidie che si celano nel bando di vendita che, "senza alcuna oggettiva garanzia, sia per le modalità produttive (piano industriale), che per il rispetto dei vincoli posti dalla normativa specifica (piano ambientale), rimette alla ipotetica nuova compagine societaria il compito di ridefinire il primo e di rimodulare il secondo. Sottolineano, poi, come la crisi persistente di liquidità ha di fatto rallentato gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti aggravando ulteriormente la condizioni all’interno dello stabilimento».
Assolutamente «ignorata - aggiungono - risulta tutta la problematica legata al mantenimento dei livelli occupazionali dei lavoratori del bacino industriale, già pesantemente toccati dal ripetuto ed ininterrotto ricorso ai contratti di solidarietà e dalle altre misure di welfare state». Si ritiene, dunque, «non più rinviabile l’avvio di una fase di confronto stabile e durevole con il Governo al fine di valutare con puntualità gli interventi da effettuare con carattere di immediatezza».
Lo sciopero di quattro ore è iniziato alle 9 con l'astensione dal lavoro dei lavoratori del primo turno degli stabilimenti Ilva di Taranto, Novi Ligure, Racconigi e Marghera indetto da Fim, Fiom, Uilm, Usb e Flmu in concomitanza della scadenza relativa alle manifestazioni di interesse per l’affitto/vendita del Siderurgico. I lavoratori del secondo turno hanno scioperato dalle 19 alle 23. A
Taranto dopo l’assembramento nei pressi del ponte di pietra Sant'Egidio, è partito un corteo proseguito, attraverso via Garibaldi, corso Due Mari e Lungomare, fino alla Prefettura, per il sit in programmato. Sono circa tremila i lavoratori che hanno manifestato.