lunedì 23 settembre 2024


29/02/2016 18:28:39 - Provincia di Taranto - Attualità

«Troppa diossina da non poterla nascondere sotto il tappeto!»

«La quantità di diossina che si è registrata a Taranto nei mesi di novembre 2014 e febbraio 2015 è il livello più alto che si sia mai registrato in Europa e si tratta di un dato secondo solo a quello del tragico incidente di Seveso. Alla luce di questi dati sconcertanti chiediamo al Governo di chiarire come sia potuto avvenire ed in particolare:
1) in riferimento alla movimentazione della diossina all'interno dell'Ilva e fuori della stessa, chiediamo se si siano verificati eventi anomali, quali percorsi facciano i sacchi e con quali precauzioni, a tutela della popolazione residente in prossimità degli impianti e dell'ambiente circostante?
2) per quanto riguarda la asserita produzione di diossina da parte di soggetti diversi dall’Ilva, quando sarebbe avvenuta e in quale misura per ogni periodo e/o evento?
3) perché nell'area dove si produce la maggior parte della diossina, e cioè nel reparto di sinterizzazione, non siano stati posti dei deposimetri?
4) quanta diossina sia entrata nelle stanze degli abitanti dei Tamburi e quanta se ne sia dispersa nei terreni coltivati?
5) perché dati così allarmanti siano stati tenuti nascosti alla popolazione e ai decisori locali, impedendo di fatto di prendere provvedimenti adeguati a tutela della salute?
Considerato che l'Ilva viene gestita da commissari nominati dal Governo da oltre tre anni e per di più muniti di impunità penale ed amministrativa, i Verdi di Taranto chiedono proprio al Governo di chiarire le circostanze che hanno provocato la dispersione nell'ambiente di così tanta diossina e di impegnarsi a informare tempestivamente la popolazione sui dati relativi al periodo successivo».
 
Associazione cittadina dei Verdi di Taranto
Ada Le Noci
Luca Piccione










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