«Far stare bene gli altri aiuta a far stare bene me»
Compirà 76 anni il 26 aprile prossimo. A dispetto dell’età, ogni domenica è sempre reattivo e pronto a fiondarsi nel rettangolo di gioco per soccorrere e rimettere in sesto i calciatori dell’Avetrana contusi nelle fasi del gioco.
«Far stare bene gli altri aiuta a far stare bene me»: è questo il motto di Antonio Orlando, Tonino per gli amici, massaggiatore storico dell’Avetrana. «L’attività fisica è essenziale per tenere lontani gli acciacchi dell’età».
Se l’Avetrana è prima nella classifica del girone B di Promozione, uno spicchio del merito va attribuito anche a Tonino, cui è affidato il compito di curare i muscoli dei ragazzi allenati da mister Pellegrino.
«Contro il Fasano non c’è stata storia: i calciatori dell’Avetrana avevano una marcia in più» la sua “diagnosi” sulla “manita” rifilata ai brindisini.
All’interno dello spogliatoio biancorosso, Tonino è un “simbolo”: è rispettato per la sua saggezza e per la sua disponibilità.
«Sono andato in pensione diversi anni fa e, da allora, sono sempre pronto a offrire la mia competenza a chiunque nel puro spirito del volontariato» ci confida Tonino, che per circa 10 anni è stato anche un operatore volontario del 118.
Un caso unico? Non nel mondo del calcio. Proprio domenica scorsa, Tonino ha incontrato nuovamente il suo collega del Fasano, Dario Faggiana. La particolarità, questa si praticamente singolare, sta nell’età del suo collega brindisino: ha 76 anni ed è praticamente coetaneo di Tonino.
«Ci siamo conosciuti diversi anni fa e poi ci siamo incontrati nuovamente sui campi di calcio» racconta Tonino, milanese trapiantato ad Avetrana.
A suggello dell’amicizia, domenica scorsa, prima del fischio d’avvio, Tonino ha offerto un dono a Dario. Nell’auspicio di continuare a correre a lungo nei campi di calcio.
«L’ho sempre fatto, sin da quando ero ragazzo. In Lombardia ho vinto le gare di corsa su pista di 4 ore (42 km), di 12 ore (89 km) e di 24 ore (167 km). Non ho più quel fisico, ma correre in campo mi aiuta a sentirmi ancora giovane».