«Da domani si dimezzano i limiti di emissione per la diossina e Ilva li dovrà rispettare. Ad oggi non è in grado di farlo in modo continuativo. È una cosa importantissima che Peacelink vuole segnalare»
«Da domani si dimezzano i limiti di emissione per la diossina e Ilva li dovrà rispettare. Ad oggi non è in grado di farlo in modo continuativo. E’ una cosa importantissima che Peacelink vuole segnalare all’opinione pubblica e ai decisori politici, in particolare al ministro dell’Ambiente, al presidente della Regione Puglia, al presidente della Provincia e al sindaco di Taranto». E’ quanto fa rilevare in una nota l’associazione ambientalista riferendosi all’entrata in vigore di un limite rigoroso che impone alla fabbrica di ridurre drasticamente le proprie emissioni di diossina.
«L'Ilva - precisano Antonia Battaglia, Fulvia Gravame, Luciano Manna e Alessandro Marescotti - deve scendere sotto 0,15 ng/m3 di diossina. Un limite che Ilva non riuscirà molto probabilmente a rispettare in quanto non ha applicato al camino E312 i filtri a manica previsti dall’Aia (Autorizzazione integrata ambientale)». Peacelink sollecita «urgentemente controlli al camino per verificare se siano rispettati i nuovi limiti per la diossina, e solleciterà la Commissione europea ad agire in tal senso». L’associazione chiede infine «che venga adottato il campionamento in continuo della diossina per rendere tale controllo permanente, anche perché recentemente le norme europee hanno reso il campionamento continuo una procedura appropriata e valevole anche ai fini normativi».