mercoledì 27 novembre 2024


07/03/2016 16:21:47 - Manduria - Attualità

«Il nuovo piano di riordino ospedaliero stabilisce che l’ospedale di Manduria dovrà avere, in futuro, il Punto Nascite e la Terapia Intensiva. Gli stessi servizi vengono previsti per gli ospedali di Martina Franca e per Castellaneta. Nel contempo il “Giannuzzi” non avrà più l’UTIC, la Pediatria e la Nefrologia, mantenendo solo la Cardiologia»

 
Il Comitato Pro Giannuzzi mette in evidenza, ancora una volta, l’enorme differenza che intercorre fra le decisioni dei tagli che la Regione stabilisce (vengono applicate in pochissimo tempo) e le promesse di attivare servizi e nuovi posti letto, che, puntualmente, restano solo tali.
«Il Piano dovrebbe vedere la chiusura di 9 ospedali, stabilire la realizzazione nei prossimi anni di quattro ospedali nuovi e potenziare la sanità territoriale» ricorda il Comitato Pro Giannuzzi. «Insomma, sacrifici per gli operatori ospedalieri e tagli ulteriori per l’utenza. Sapevamo già che il Ministero comanda e le Regioni sono costrette ad eseguire, ognuna a modo suo, ma in ogni caso vincolata. E ciò è terribilmente serio.
Ciò che non sapevamo è che la giunta regionale, invece di dotare la Puglia di un progetto di razionalizzazione sanitario, pare divertirsi a fare promesse per mascherare le decisioni impopolari e illogiche contenute nel Piano stesso».
Nella nota il Comitato evidenzia le contraddizioni del Piano di riordino.
«Non è spiegabile la scelta di inserire la Ginecologia in tutti e tre gli ospedali della provincia e a seguire la Terapia Intensiva, che è obbligatoriamente richiesta per i Punti Nascite. Fatta eccezione per gli abitanti di Grottaglie e dintorni, per noi cittadini di Manduria, Martina franca e Castellaneta corre l’obbligo di essere per forza contenti. Ma inevitabilmente si pongono delle domande: con quali medici, infermieri e ostetriche si riaprirà la Ginecologia a Manduria e rispettare l’obiettivo previsto di almeno 1.000 parti all’anno? Negli altri due presidi le strutture esistono già e intercettano le nascite del territorio, pur non avendo la Terapia intensiva e l’UTIC. 
A Manduria inoltre scompaiono i 10 posti della Pneumologia e i 10 posti della Neurologia, altre invenzioni e promesse cartacee dell’epoca vendoliana e non si parla più di posti letto in Oncologia.
Come non essere preoccupati di queste decisioni della giunta regionale?
Il Comitato Pro Giannuzzi pertanto invita i cittadini manduriani e dei comuni limitrofi a rivendicare la crescita e il miglioramento dell’ospedale e a non rassegnarsi allo stato di incertezza attuale vigilando affinchè i servizi e i reparti esistenti non siano ridimensionati e dequalificati, sia riaperto in tempi brevi il reparto di Ginecologia e dotato di professionisti validi e di personale adeguato e, al contempo, chiede a tutto il personale sanitario di impegnarsi quanto più è possibile a qualificare il proprio operato affinchè il “Giannuzzi” non sia il solito trampolino di lancio o un’area di parcheggio temporaneo.

Un invito anche alle istituzioni: che il presidente Emiliano e il direttore generale della ASL vengano a visitare la Fiera Pessima e a confrontarsi con i pugliesi che abitano da queste parti».











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