Anche le delegazioni politiche dei movimenti “Manduria Migliore”, “Tutti insieme per Manduria” e “Proposta per Manduria”, nonché dei partiti “Conservatori e Riformisti” e “Alleanza Nazionale – Fratelli d’Italia” criticano le decisioni della Regione Puglia
«Se il Piano di riordino ospedaliero dovesse essere approvato dal governo nazionale, l’Amministrazione Comunale avrebbe il dovere di impugnarlo, con un giusto e motivato ricorso, presso il Tribunale Amministrativo Regionale».
Anche le delegazioni politiche dei movimenti “Manduria Migliore”, “Tutti insieme per Manduria” e “Proposta per Manduria”, nonché dei partiti “Conservatori e Riformisti” e “Alleanza Nazionale – Fratelli d’Italia” criticano le decisioni della Regione Puglia che riguardano il nosocomio che è riferimento per l’area orientale della provincia di Taranto e per altri centri limitrofi delle altre due province salentine.
«Francesco Turco e Leo Girardi hanno spiegato ai cittadini presenti alla conferenza stampa di giovedì sera gli aspetti tecnici di un progetto che pare fare acqua da ogni parte» si legge in una nota di “Manduria Migliore”. «Qui a Manduria, infatti, si prevede il declassamento di un ospedale che sarebbe già fornito dei reparti e servizi necessari alla qualificazione di primo livello, oltre a servire un bacino di utenza vicino alle 150.000 persone. Contemporaneamente si vorrebbe, non si capisce in base a quale logica, riqualificare il presidio di Castellaneta che, oltre a non avere i medesimi requisiti di utenza minima, arrivando nella migliore delle ipotesi a circa 70.000 persone, sarebbe da potenziare in ogni aspetto per dotarlo di reparti e servizi ora non esistenti. Ecco quindi che verrebbero meno il tanto agognato risparmio e le tanto perseguite, a parole, razionalizzazione, efficienza ed efficacia».
Secondo i presenti, quindi, «il Piano di Riordino, almeno relativamente al versante orientale della provincia, è ben lungi dall’essere ispirato all’effettiva ottimizzazione dei costi e delle risorse, apparendo invece l’ulteriore, ennesima, dimostrazione del completo disinteresse delle istituzioni regionali verso una zona che attrae numerose attenzioni solo una volta ogni cinque anni, in occasione della campagna elettorale.
L’attuale maggioranza regionale e locale dovrebbe pur spiegare ai cittadini cosa ha fatto per difendere le giuste ragioni del nostro ospedale per poterlo qualificare come di primo livello, anziché declassarlo a ospedale di base, così come è stato per l’appunto fatto!
Avverso tale Piano, tutti i convenuti sono stati concordi nel ritenere giusto e motivato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale che ovviamente dovrebbe essere proposto dall’Amministrazione Comunale».