mercoledì 27 novembre 2024


10/03/2016 15:34:52 - Manduria - Attualità

La situazione politica cittadina, i rischi concreti di depotenziamento dell’ospedale “Giannuzzi”, la risorsa “Primitivo” e la necessità di disporre di infrastrutture moderne per mettere le ali all’economia della zona

 
Sono stati questi i temi trattati dal sindaco Roberto Massafra nel suo intervento che ha aperto il convegno inaugurale della Fiera Pessima 2016. Un’ampia parte della sua relazione è stata dedicata ad un’appassionata difesa del nosocomio manduriano.
«Il reparto di Ginecologia e Ostetricia di Manduria negli anni ‘80 e ‘90 faceva ben oltre mille parti all’anno: allora bambini ne nascevano molti, ma vi erano medici radicati nel territorio, di cui la gente aveva fiducia, e in rapporto ai tempi si partoriva in sicurezza più che altrove» ha ricordato Massafra. «A Manduria è stata eseguita la prima colecistectomia laparoscopica della nostra provincia, in contemporanea con i più grandi centri di Chirurgia d’Italia. Questo, le maledette slide di Gorgoni non lo dicono.
Dopo qualcuno ha deciso di smantellare tutto e lo ha fatto scientificamente, pianificando concorsi, “cacciando” letteralmente i vecchi primari e non sostituendoli per tempo, come è accaduto per l’Ostetricia, facendo poi chiudere il reparto. Quando la giostra è finita, non serve più l’UTIC, non serve la Rianimazione, non servono più Nefrologia, Pediatria, Endoscopia Digestiva Chirurgica.
Ora sembrerebbe che la provincia di Taranto possa conservare tre Punti Nascita, uno dei quali riallocato a Manduria, a patto che effettuino 1000 parti ciascuno all’anno, 3000 in tutto. Mi riesce difficile credere che ci possa essere un boom demografico che porti a raddoppiare le nascite in tutto il tarantino.
Fatto sta che per adesso, a fronte dei posti letto di Ostetricia e Ginecologia tutti da inventare, ci toglierebbero subito quelli di Nefrologia e Pediatria, che sono veri e funzionanti. E se domani le culle restassero vuote sparirebbero anche la Rianimazione e l’UTIC? 
Al punto in cui siamo l’ospedale si difende prima di tutto conservando e potenziando ciò che abbiamo e ciò che facciamo. La Rianimazione e l’UTIC sono indispensabili adesso, non quando e se ci sarà un Punto Nascite. Nefrologia e Pediatria, Endoscopia Chirurgica, Oculistica sono adesso in piena attività e devono essere ufficialmente riconosciute. Chirurgia e Ortopedia fanno interventi ad elevata complessità, che non si possono fare negli altri ospedali, Castellaneta e Francavilla compresi, e devono continuare a farli in sicurezza, per i pazienti e per gli operatori».











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